24 Marzo 2014 L'ESPERTO RISPONDE

Flavia Cavalero

La dottoressa Flavia Cavalero è psicologa e psicoterapeuta. Cura la parte “psi” del sito www.psicomamme.it, svolge l’attività nel suo studio in via Bruino, 3 a Torino e si occupa di psicoterapia individuale e di gruppo nell'ottica del raggiungimento e del mantenimento del benessere psicologico. Riceve su appuntamento, tel. 333/3628327

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Le paure sono una delle tappe della crescita

Ciao dottoressa… buonasera, senta, volevo chiederle alcune cosine rispetto a delle paure e comportamenti del mio bambino, allora lui ha 3 anni compiuti e frequenta la materna da circa 6mesi. E’ entrato in anticipo (2.anni e mezzo) fin qui tutto bene. Le maestre dicono che si relaziona bene coi coetanei, segue e partecipa alle attività volentieri. E’un bimbo che parla abbastanza bene, il problema sta sul lato emotivo: e’ molto pauroso di tante cose come gli uomini con la barba  e soprattutto delle altezze, tant’è che rifiuta anche lo scivolo, addirittura vuole la manina se proprio deve farlo (incoraggiato a farlo da me). Ultimamente ha paura di salire anche sulle giostre dei cavalli che si alzano al galoppo… o giocando con bimbi spesso più prepotenti spesso piange e chiede il mio intervento!

Gentile signora, le paure sono una delle tappe della crescita e generalmente si presentano intorno ai due-tre anni e poi nuovamente nel periodo pre e scolare. L’esempio principale è la paura del buio che accomuna molti bambini, ma non c’è limite, ogni bambino ha “le sue paure”. Si tratta di un’emozione che viene vissuta sia a livello fisico sia psichico, per i bambini che si sentono indifesi perché non conoscono il mondo circostante si manifesta spesso in modo eclatante e perlopiù viene scatenata da eventi, cose, persone, che il bambino percepisce come minacciosi. Possono dunque nascere dal mondo esterno ma anche da quello interno, prodotte dalla fantasia del piccolo.

Le consiglio di non mostrarsi preoccupata perché suo figlio non si sentirebbe capito e accolto in questa sua manifestazione, sia invece disponibile ad ascoltarlo e mostri interesse per quanto lui manifesta. Eviti di essere frettolosa, le soluzioni si possono trovare con calma e nel rispetto dei tempi del bambino.

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