26 Maggio 2019 L'ESPERTO RISPONDE

LABirINTO

Le dottoresse Nota e Garritano psicologhe, e Daniela Meschieri, psicologa e psicoterapeuta, propongono percorsi di gruppo, consulenze, valutazione cognitiva, per promuovere il benessere emotivo-cognitivo dei bimbi e dei loro genitori. Per contattarle [email protected] o 340/87.15.241

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Masturbazione infantile bimba di 6 anni

Gent.ssimi,
mia figlia di 6 anni ha iniziato a masturbarsi a 14 mesi (si dondola nella sedia).
Inizialmente in vari contesti (casa, materna, ristorante…).
Ora che ha 6 anni e frequenta la prima elementare si masturba solo a scuola (mai a casa o in altri contesti), frequentemente, nelle ultime 2 settimane, le maestre mi riferiscono giornalmente. Partendo dal presupposto che potrebbe essere un disagio affettivo, vorrei chiederVi se potrebbe essere utile provare ad affiancarLe nel banco le bambine/i con cui ha più confidenza.
Le maestre mi chiedono aiuto, io consiglio loro di distrarla, ma non ho altri strumenti.
Provo continuamente a spiegare alla mia bimba l’importanza della riservatezza di questa attività, ma non funziona.
Vi ringrazio fin da ora per la collaborazione.
Marianna

Gentile signora Marianna,
la sua domanda fa un passo in avanti rispetto a quelle che riceviamo di solito. Le persone ci chiedono cosa fare alla prima manifestazione di comportamenti masturbatori. Lei, invece, ci racconta come sono stati nel tempo e i loro tentativi di gestione. Ci sembrano molto sensati i suoi suggerimenti: un bambino si esplora per curiosità, per piacere, e anche perché quel piacere è consolatorio. Imparare la riservatezza è importante perché non nega la naturalezza del gesto, ma spiega che bisogna tener conto anche degli altri.

La distrazione e il sostegno di una compagna di banco potrebbero essere davvero utili. Quello che possiamo suggerire alle insegnanti è di prestare attenzione al fatto che ci sia stata una intensificazione recente. C’è stato qualche cambiamento particolare nelle ultime settimane?

Inoltre, nel tentativo di regolare questo comportamento, possono prestare attenzione ai tempi in cui si verifica: in che momento della giornata? Ad es., all’ingresso a scuola, potrebbe segnalare una difficoltà nell’avvio delle attività, nel cambio di ambiente, oppure a fine giornata potrebbe segnalare stanchezza o noia. Riuscire a scandire i momenti in cui si verifica la masturbazione, si accompagna all’individuazione dei segnali che precedono il comportamento. Avere un’idea chiara di quello che succede potrebbe aiutare le insegnanti a scegliere cosa fare. Ad esempio, se la bambina mostra questo comportamento nei momenti di ricreazione o passaggio da un’ora all’altra, perché non sa come gestire i tempi morti, si potrebbe provare a ridurre questi tempi, dandole delle attività o facendo in modo che i compagni la coinvolgano di più. Oppure, se avviene a ridosso di un compito, potrebbe essere un modo della bambina per gestire l’ansia e allora si potrebbero pensare altre strategie.

Ancora, si potrebbe prevedere nello scorrere della mattina, un momento in cui la bambina può andare in bagno e scegliere quello come suo momento, mentre il comportamento è estinto per il resto delle lezioni e in presenza dei compagni. E in tal caso, la scelta del momento, chiara e netta, è preferibile che sia pensata e condivisa tra le insegnanti, con la bambina e la sua mamma.
In bocca al lupo alle insegnanti e complimenti per il sostegno che dà alla sua bambina.

Ci faccia sapere.

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