4 Novembre 2010 L'ESPERTO RISPONDE

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Mia figlia rifiuta l’asilo

Buongiorno,
Mia figlia ha 3 anni. Da circa 1 mese frequenta l’asilo dove non ama andare.
Premetto che e’ una bimba molto timida molto attaccata a me e al papà e ha sempre avuto una certa paura degli sconosciuti mentre con le persone grande e piccole che conosce interagisce bene. Non parla ancora bene, e per questo che il pediatra mi ha consigliato la scuola materna, lo stare con altri bimbi l’aiuterà a sviluppare sempre di più il linguaggio.
Ma il problema che lei non ci vuole andare. La mattina sono costretta a non darle il latte perchè va lì e lo vomita. Dopo i pianti riusciamo ad andarci. La lascio lì piangendo. Mi dice poi la maestra che dopo non piange più, ma non gioca con altri bimbi, non interagisce e quando poi la sforzano con il pranzo vomita.
Le maestre mi dicono di insistere perchè essendo così chiusa, avrà in futuro problemi a rapportarsi con gli altri.
Ma io mi chiedo se insisto peggioro la situazione? o arriverà il giorno che si sbloccherà?
Mi aiuti, la prego sono davvero angosciata e non so come fare.

Cara mamma, devi tener duro!
Sicuramente si sbloccherà!
E’ assolutamente vero che più crescerà e più farà fatica, purtroppo!
I bimbi così grandi (anche se per te è piccola) fanno più fatica rispetto a bimbi di pochi mesi perché hanno un rapporto affettivo e relazionale più forte con i genitori o i nonni, ed hanno delle abitudini consolidate anche nel gioco a casa nei propri luoghi, e se non sono bimbi aperti e curiosi fanno un po’ più fatica a interagire nel gruppo della comunità.
Un mese è ancora pochino non è ancora inserita.
Se ne hai la possibilità prova a non farla ancora stare tutto il giorno ma magari solo il mattino e poi la porti a casa a mangiare per un paio di settimane, se poi la mattina è serena la fai fermare a mangiare e la prendi dopo pranzo e così via.
Però devi concordarlo con le maestre e soprattutto lo devi fare se puoi organizzarti con il lavoro, se ti è possibile non inserire i nonni o altre figure, organizza un ammorbidimento tra materna e casa ma non altri soggetti.
Se non ti è possibile non ti devi colpevolizzare o essere troppo ansiosa.
Organizza una colazione asciutta (un piccolo panino con marmellata, o una fetta di torta casalinga) poi con la maggiore serenità possibile ma molto ferma nella tua decisione la porti a scuola coccolandola, rassicurandola ma FERMA e decisa. La lasci in braccio alla maestra, anche se piange, mandandole un bacio e senza farti vedere in sofferenza (anche se giustamente lo sei).
Chiedi alle maestre per telefono (se si può) come va la giornata, non davanti a lei, con lei interessati delle cose belle che hanno fatto, delle canzoni, dei giochi e non fermarti in particolare a farti raccontare se e quanto a pianto.
Con la famiglia cerca di parlarne quando lei non sente (quando dorme o quando non è in casa) cercate di dare meno importanza alla sua fatica e molta importanza ai tanti bambini, alle maestre affettuose e carine, ai giochi, ai colori, alle canzoni.
Devi darle idea che tu sei serena e che lo stare a scuola è una cosa bella che le fa tanto bene e che tu e la tua famiglia siete contenti che lei vada a scuola!
In bocca al lupo, un abbraccio da mamma a mamma!
Patrizia

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