13 Aprile 2022 L'ESPERTO RISPONDE

Gabriella Biscaro

Gabriella Biscaro - Professional Advanced Counselor AssoCounseling - Educatrice Perinatale esperta in Allattamento (percorso MIPA) - Referente Certificata Il Parto Positivo e Baby Brains Body - Specialista in Riflessologia e Tecnica Craniosacrale - Disponibile al 320/0144212 mail [email protected]

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Neonata 5 mesi dorme solo allattando

Salve, ho una bambina che ha da poco compiuto i 5 mesi.
Ancora non è svezzata perché il pediatra ha ritenuto opportuno l’allattamento esclusivo fino al sesto mese, cosa a cui sono assolutamente d’accordo.
Per adesso sono a casa e ho tutto il tempo per dedicarmi alla mia bambina, ma a maggio rientro a lavoro e il problema è che lei dorme solo con me e solo allattandola al seno.
Ho provato a farla addormentare cullandola, poggiandola nella culla ai primi segnali di sonno, cantarle delle ninna nanna, accarezzandola, insomma di tutto e di più ma non c’è modo, anzi si innervosisce e piange.
Inoltre dorme nel lettone con me perché altrimenti si sveglia dopo 10 minuti se si trova “da sola”. Ho sempre assecondato tutto ciò ma adesso ho paura che soffrirà tanto il distacco o che non dormirà più durante il giorno quando appunto io rientrerò a lavoro e questo pensiero mi sta tormentando.
Magari sto sbagliando io o ho sbagliato ad abituarla nel lettone con me.
Essendo la prima figlia ho seguito l’istinto e avevo paura a lasciarla dormire nella culla appena nata, non avrei riposato nemmeno io col pensiero di lei.
Altra cosa, ultimamente prima di dormire o nella fase iniziale dell’addormentamento, scoppia a piangere disperata e la notte, invece, dorme “disturbata” svegliandosi ogni ora e con vari lamenti perché vuole allattare, anche solo per tenere la tetta in bocca, non necessariamente per fame.
Rifiuta totalmente ciuccio e biberon.
Vorrei sapere se queste sono solo fasi che poi cambierà autonomamente o se dovrei far qualcosa io per abituarla diversamente.
Ho letto diversi articoli in cui si dice di far piangere i bambini finché non si addormentano da soli, ma io la considero una crudeltà e non me la sento di usare questo metodo.
In attesa di consigli, grazie in anticipo.
Marta

Buongiorno mamma Marta,

i passaggi di crescita dei neonati portano spesso dubbi e perplessità e ci fanno soffermare con un bel punto interrogativo sopra la testa…

Andando per ordine, mi fa piacere che tu e il pediatra siate d’accordo a seguire le linee guida OMS sull’allattamento esclusivo (che sia latte materno o in formula) fino al sesto mese, purtroppo non è così scontato.

Per quanto riguarda il secondo punto, cioè l’addormentamento, mi mancano alcune informazioni. Il papà o altre persone hanno provato a far addormentare la tua bimba senza la tua presenza in casa? Cosa succede in questi frangenti? Sai, i piccoli hanno spesso risorse inaspettate e quando mancano le mamme trovano un modo diverso con le persone che li accudiscono. Questo però dipende tanto dall’età e dalla confidenza che hanno con le altre figure di riferimento.
Come sarà la giornata quando tornerai al lavoro? Lei andrà al nido o starà con nonni / babysitter?

E’ assolutamente normale che in tua presenza richieda il seno e che non sia ancora in grado di addormentarsi in altro modo insieme a te, sarà un processo graduale.

Dormire insieme, in sicurezza, è un buon modo per rassicurare i piccoli e riposare meglio anche noi adulti. Sarà probabilmente anche un momento di “ricarica affettiva” nel momento in cui cambieranno le vostre giornate per il rientro al lavoro. In questi passaggi è molto importante fare squadra in famiglia e coinvolgere il più possibile anche il partner o le persone vicine nelle trasformazioni dei ritmi familiari, magari al rientro a casa dovrai dedicarti di più alla richiesta di presenza della piccola e di meno alle altre incombenze (spesa, preparazione pasti, pulizia della casa ecc.) e condividere la gestione degli aspetti pratici e dei cambiamenti emotivi sarà davvero importante.

Ultimo punto, i pianti prima di dormire e la suzione non nutritiva notturna. Come dici tu, sono fasi che si attraversano e, giuro, passano!
So che nel mentre sembrano eterne e non modificabili, ma abbi fiducia che piano piano le cose cambieranno. La tua bimba si tranquillizzerà sentendoti vicina e attenta ai suoi bisogni. Ogni tanto prova a riproporre il ciuccio per la suzione consolatoria, o a cambiare modello o modalità di presenza con una filastrocca, un massaggino, o altro che vi piaccia. Il passaggio dalla veglia al sonno, dove abbandoniamo il controllo, a volte può essere difficoltoso e inoltre da quel che racconti, probabilmente entrambe siete in pensiero per i prossimi cambiamenti che vi attendono (magari lei non lo percepisce a livello razionale, ma sente che c’è qualcosa di diverso nell’ambiente).

Se puoi, dai spazio al tuo sentire con una persona di fiducia, esplicitando le sensazioni, le paure, i dubbi rispetto al rientro al lavoro o ad altri temi che ti impensieriscono. Un giorno alla volta, i nodi si scioglieranno.

Se vorrai approfondire, sono a tua disposizione!
Gabriella

Gabriella Biscaro
Educatrice Perinatale – Professional Counselor
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