22 Luglio 2009 L'ESPERTO RISPONDE

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Rigurgita da dieci giorni

Salve,
la mia bimba di diciassette mesi, che allatto ancora al seno, da dieci giorni ha cominciato a presentare disturbi di digestione, con ruttini frequenti, soprattutto dopo la somministrazione di acqua, uno o due episodi di singhiozzo e rigurgiti di latte cagliato una volta al giorno, dopo i pasti o dopo la poppata, anche a distanza di 1-2 ore dagli stessi.
Premetto che la bimba non ha cambiato le sue abitudini di vita o alimentari, finora è cresciuta regolarmente di peso, anche se poco, visto che non è mai stata una mangiona, è allegra e vivace e non ha altri disturbi tipo febbre o diarrea.
La sua dieta tipo è questa:

– colazione: poppata di latte;
– metà mattina: yogurt alla frutta;
– pranzo: pastina asciutta con pomodoro o minestra con verdure e carne;
– merenda: frutta con biscottini plasmon;
– cena: minestrina con formaggi/prosciutto/uovo/legumi;
– durante la giornata nettare di frutta.

L’unico alimento che ho inserito un paio di settimane fa è il gelato al gusto di crema/fior di latte, ne ha assaggiato solo quache cucchiaino per due, tre giorni.
Su consiglio della pediatra, che mi ha detto che potrebbe trattarsi di un virus, ho iniziato a darle da mangiare solo minestrine leggere con omogenizzato di carne e frutta, eliminando yougurt, formaggi, uovo e legumi e quattro giorni fa ho cominciato la somministrazione di Biochetasi, 1 bustina/die, ma la situazione non è migliorata, pertanto oggi ho ricontattato la pediatra che ha sminuito nuovamente la cosa e mi ha consigliato di proseguire ancora per 3 giorni con il Biochetasi e di inserire anche il Mylicon (20 gtt due volte al dì dopo i pasti principali).
Visto che la bambina non ha mai avuto di questi problemi, nemmeno nei primi mesi di vita, potrebbe trattarsi di intolleranza al latte ed ai suoi derivati che è insorta nel tempo?
Oppure potrebbe trattarsi di reflusso gastro-esofageo?
Cosa posso fare per risolvere la situazione? Grazie!
Stefania

Cara Stefania,
prima di ogni altra cosa vorrei complimentarmi con lei per aver portato avanti fino ad ora l’allattamento al seno.
Non le elenco gli innumerevoli benefici che l’allattamento comporta sia per lei che per la sua bambina, ma vorrei comunque ricordarle che soprattutto nei momenti come quello che sta attraversando, in cui ci sono piccoli disordini intestinali, sicuramente avere ancora il suo latte da offrire alla piccola è di enorme vantaggio.
Leggendo le sue parole non posso fare altro che delle ipotesi.. potrebbe trattarsi di una virosi intestinale, del caldo intenso di questi ultimi giorni, di una piccola intolleranza a qualche alimento… chissà..
Prima di tutto la inviterei a stare serena, perché i sintomi che ha la bambina non fanno pensare a nulla di grave.
Nello stesso tempo le consiglierei alcuni cambiamenti sia rispetto alla dieta, che alla terapia che sta utilizzando.
Il suo latte, sempre che lei ne abbia voglia può essere offerto alla bambina anche più volte al giorno e se la bimba ne assume molto è normale che richieda durante il giorno meno proteine, perché il suo latte ne contiene già.
Lo yogurt va benissimo, perché è un alimento molto digeribile, ma la inviterei ad utilizzare quello senza frutta.
Spesso gli yogurt alla frutta che si trovano sul mercato, contengono una buona quantità di aromi che molte persone fanno fatica a digerire.
Scelga dello yogurt naturale, che può dolcificare con del malto (per esempio quello di grano è particolarmente dolce…) o del miele e a cui, se vuole, può aggiungere anche della frutta fresca. Vedrà che la bimba lo digerirà sicuramente meglio.
Se utilizza il pomodoro, prediliga in questa stagione quello fresco, perché quello confezionato ha spesso dell’acido citrico che favorisce l’acidità intestinale.
In questa stagione potrebbe sperimentare anche il pesto fatto in casa, si prepara molto velocemente e piace di solito molto ai bambini. Se deve utilizzare quello confezionato la invito però di nuovo a fare attenzione perché lo arricchiscono sempre di acidificanti per la conservazione!!
Al di fuori dei pasti lascerei perdere il nettare di frutta, perché conterrà senz’altro dell’acido citrico, che a lungo andare crea acidità.
Tenga inoltre conto che se la bambina assume spesso durante la giornata degli zuccheri questi possono creare disturbi intestinali, meteorismo, carie dentarie e le impediscono di arrivare alla tavola al momento dei pasti principali con il giusto appetito.
Il succo di frutta può essere offerto ogni tanto a colazione o a merenda in alternativa ad altri alimenti.
Cerchi di scegliere per la vostra alimentazione e quindi per quella della piccola alimenti di stagione, freschi e poco elaborati, non sbaglierà sicuramente.
La inviterei a sospendere il Biochetasi, visto oltretutto che non ha portato alcun beneficio e darei alla bimba per un po’ di giorni dei buoni fermenti lattici, che sicuramente la aiuteranno a rimettersi in forma.
Rispetto al gelato, se quello che le sta dando è fresco e ben conservato, non credo proprio possa averle dato così fastidio.
Però se vuole fare una prova, non glielo dia per una quindicina di giorni e poi ritenti con qualche cucchiaino, stando attenta alla reazione. Si ricordi che il gelato alla frutta spesso non viene preparato con il latte, ma con l’acqua e che quindi glielo può comunque dare (dico spesso perché non è sempre così, quindi chieda al momento dell’acquisto).
Non penserei in questo momento a problemi di intolleranza o rigurgito, non mi sembra la situazione.
Spero di esserle stata di aiuto e mi rendo disponibile avesse bisogno di ulteriore confronto.
A presto.

Veronica Ortu

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