Sono una giovane mamma di una bambina di ormai 8 anni. Frequenta la 2 elementare. Il padre della bimba è sparito e da quando mia figlia ha 5 mesi io sono tornata a casa dei miei genitori. Ho finito la scuola ed ho iniziato a lavorare 8 ore al giorno e questi ha portato i miei genitori a diversi occupare di mia figlia.
Purtroppo e per fortuna si sono permessi di dare un’ educazione a mia figlia e ad oggi mi sento più una sorella che una mamma. Anche agli occhi di mia figlia sembrerebbe a volte così. Il “problema” è che da 3 anni sono fidanzata con un ragazzo, più grande di me, che abita lontano dalla mia attuale zona.
Ha casa di proprietà e stiamo valutando di trasferirci da lui. Ovviamente mia figlia dovrebbe iniziare la 3 elementare in una nuova scuola, frequentare i nonni nel week o nel periodo estivo anziché tutti i giorni come adesso.
Vivrà una nuova realtà.
I miei genitori pensano che possa essere un trauma mentre io penso che possa essere anche una cosa positiva perché mia figlia ha diritto ad avere un padre se pur non naturale ed una situazione normale. Penso che possa tranquillamente e con il tempo abituarsi alla nuova vita. Il quartiere sarebbe più familiare, avrebbe verde dove giocare mentre attualmente siamo un pochino isolati. I miei genitori non appoggiano questa mia decisione e mia figlia percepisce questa cosa dicendo che non vuole cambiare e che “non la ascolto e le tolgo tutte le certezze che ha” (a mio parere è frase sentita, non può uscire da una bambina di 8 anni). Nonostante il fatto che a parte il week end e qualche settimana di vacanza, non abbiamo mai avuto un’esperienza di convivenza, siamo sicuro del rapporto e soprattutto di come mia figlia sta bene con il mio ragazzo. Sono solo però, molto stanca di questa situazione che sto vivendo. Vorrei che i miei mi appoggiassero anziché mettermi ulteriori ansie e paure, cosa che mia figlia ha già da quando è piccola (non sta da sola nelle stanze, non va un bagno da sola e teme tantissimo il buio, cosa che fa quando siamo qui a casa e non quando siamo a casa dal mio ragazzo).
Purtroppo la mancanza di soldi non mi permette di acquistare o prendere in affitto una casa qui da me per mantenere le “certezze” di mia figlia.
Come posso risolvere la situazione per creare meno disagi possibili a mia figlia?
Grazie
Buongiorno Federica,
la sua posizione è scomoda, vorrebbe accontentare tutti, non creare problemi a nessuno ma si rende conto che questo è impossibile perché ogni cambiamento crea turbamenti e perplessità. E’ anche vero però che la vita non è statica, ma dinamica e i cambiamenti sono inevitabili e spesso cercati e desiderati.
Si vengono a creare degli equilibri che per un periodo di tempo vanno benissimo, sono funzionali alle esigenze di tutti ma questi stessi equilibri possono non essere più adeguati in altri momenti ed è allora che si ricerca, in modo più o meno consapevole, il cambiamento.
E’ comprensibile che lei cerchi l’appoggio dei suoi genitori e che desideri un incoraggiamento da loro, ma forse la vita le sta dicendo che è giunta anche per lei l’ora di fare un cambio di registro e di iniziare a sentirsi madre e non sorella della sua bambina.
Non posso di certo darle alcuna indicazione concreta, ma spero che queste poche parole possano aiutarla a riflettere e a trovare la soluzione ai suoi dubbi. Le ricordo che è sempre possibile rivolgersi di persona a un professionista anche per una consulenza di pochi incontri che però può aiutarla a affrontare tutti i suoi dubbi di persona e ad approfondire la tematica in modo più puntuale che attraverso uno scambio di corrispondenza.
Le auguro di trovare presto la serenità
Cordiali saluti
