Buongiorno mamma,
leggiamo la sua preoccupazione sull’autonomia di suo figlio.
È importante capire e differenziare quando i bambini manifestano un disagio o semplicemente attraversano una fase transitoria di sviluppo.
Sicuramente a 4 anni i bambini hanno la competenza di mangiare in autonomia, ma a quanto leggiamo il problema non è solo dovuto al modo di mangiare ma anche alla qualità e quantità del cibo.
Partiamo da un presupposto fondamentale: i bambini si autoregolano, sia per quantità che per tipo di cibo. Questo avviene però se in famiglia si segue una sana alimentazione e si da fiducia al sentire di ognuno, inoltre è importante trasmettere sin da subito al bambino che può autoregolarsi.
Se questo non avviene fin dalla fase dell’allattamento e dello svezzamento, è comunque sempre possibile recuperare, ma ci vorrà un po’ più di tempo per instillare questa sicurezza nel bambino.
Per spronarlo a fare da solo può iniziare un percorso di fiducia verso il bimbo, con la consapevolezza che i bambini non si lasciano morire di fame e difficilmente arrivano ad avere carenze nutrizionali se ben guidati.
Potrebbe iniziare a spiegare al bimbo che ciò che sente il suo pancino è importante e che mamma, papà e i nonni rispetteranno quello che il pancino sente, ma che è anche importante che lui ascolti bene bene cosa il il pancino dice. Solo il bimbo sa cosa dice il suo pancino, e quando qualcuno lo imbocca non sa bene quanto e cosa il pancino vuole mangiare.
Per la questione della selettività dei cibi invece è importante continuare a proporre una buona varietà di cibi a tavola, senza forzare il bambino ad assaggiarli, ma incuriosendolo, ad esempio con il racconto di storie sui cibi o facendoglieli maneggiare al di fuori dell’ora dei pasti.
Questi sono solo piccoli accorgimenti, ma è importante che il bambino capisca che il cibo non può far parte di un rapporto di forza con i genitori e i nonni, ma è un elemento essenziale per ognuno di noi.
Cari saluti
Gruppo LabirinTO