29 Giugno 2020 L'ESPERTO RISPONDE

LABirINTO

Le dottoresse Nota e Garritano psicologhe, e Daniela Meschieri, psicologa e psicoterapeuta, propongono percorsi di gruppo, consulenze, valutazione cognitiva, per promuovere il benessere emotivo-cognitivo dei bimbi e dei loro genitori. Per contattarle [email protected] o 340/87.15.241

Tutti gli articoli >  

Home  > L'esperto Risponde  > Sos: Non vuole mangiare da solo!

Sos: Non vuole mangiare da solo!

Buongiorno,
sono la mamma di un bimbo di 4 anni appena compiuti che non vuole mangiare da solo.
Fino ad agosto scorso stava con la nonna che lo ha sicuramente viziato imboccandolo purché mangiasse tutta la porzione.
A settembre abbiamo iniziato l'asilo ma ha frequentato poco perché si è ammalato spesso e poi chiaramente da febbraio è a casa.
All’asilo i primi tempi mangiava solamente il pane e poco di più.
Stava migliorando un po’ prima di stare a casa.
Cosa posso fare per spronarlo a fare solo?
Mi sembra grande per essere ancora imboccato.
Grazie mille Saluti

Buongiorno mamma,
leggiamo la sua preoccupazione sull’autonomia di suo figlio.

È importante capire e differenziare quando i bambini manifestano un disagio o semplicemente attraversano una fase transitoria di sviluppo.

Sicuramente a 4 anni i bambini hanno la competenza di mangiare in autonomia, ma a quanto leggiamo il problema non è solo dovuto al modo di mangiare ma anche alla qualità e quantità del cibo.

Partiamo da un presupposto fondamentale: i bambini si autoregolano, sia per quantità che per tipo di cibo. Questo avviene però se in famiglia si segue una sana alimentazione e si da fiducia al sentire di ognuno, inoltre è importante trasmettere sin da subito al bambino che può autoregolarsi.

Se questo non avviene fin dalla fase dell’allattamento e dello svezzamento, è comunque sempre possibile recuperare, ma ci vorrà un po’ più di tempo per instillare questa sicurezza nel bambino.

Per spronarlo a fare da solo può iniziare un percorso di fiducia verso il bimbo, con la consapevolezza che i bambini non si lasciano morire di fame e difficilmente arrivano ad avere carenze nutrizionali se ben guidati.

Potrebbe iniziare a spiegare al bimbo che ciò che sente il suo pancino è importante e che mamma, papà e i nonni rispetteranno quello che il pancino sente, ma che è anche importante che lui ascolti bene bene cosa il il pancino dice. Solo il bimbo sa cosa dice il suo pancino, e quando qualcuno lo imbocca non sa bene quanto e cosa il pancino vuole mangiare.

Per la questione della selettività dei cibi invece è importante continuare a proporre una buona varietà di cibi a tavola, senza forzare il bambino ad assaggiarli, ma incuriosendolo, ad esempio con il racconto di storie sui cibi o facendoglieli maneggiare al di fuori dell’ora dei pasti.

Questi sono solo piccoli accorgimenti, ma è importante che il bambino capisca che il cibo non può far parte di un rapporto di forza con i genitori e i nonni, ma è un elemento essenziale per ognuno di noi.

Cari saluti

Gruppo LabirinTO

Chiedi all'esperto

Vuoi fare una domanda ai nostri esperti? fa la tua domanda compilando il form, selezionando come argomento quello più pertinente alla tua domanda

INVIA DOMANDA
Categoria:

Iscriviti alla nostra Newsletter

Ogni settimana, tra giovedì e venerdì, ti arriverà una mail informativa sugli appuntamenti, le opportunità e le offerte del territorio.

Iscriviti