11 Giugno 2021 L'ESPERTO RISPONDE

Gabriella Biscaro

Gabriella Biscaro - Professional Advanced Counselor AssoCounseling - Educatrice Perinatale esperta in Allattamento (percorso MIPA) - Referente Certificata Il Parto Positivo e Baby Brains Body - Specialista in Riflessologia e Tecnica Craniosacrale - Disponibile al 320/0144212 mail [email protected]

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Svezzamento con la frutta a 5 mesi

Buongiorno,
il mio bambino ha 5 mesi e 2 settimane e, sotto indicazione della pediatra, da circa due settimane ho cominciato a dargli un po’ di frutta a merenda, ma non sono convinta di aver fatto la scelta giusta, leggendo che fino al 6° mese l’Oms consiglia l’allattamento esclusivo.
Aggiungo che il bambino, che fin dalla nascita è sempre stato allattato esclusivamente al seno, è nato di 2,970 Kg per 47 cm ed ora pesa 7,600 Kg per 68 cm.
Ha avuto una notevole crescita nel primo trimestre, mentre quest’ultimo mese è aumentato solo di 250 g, ma cresciuto di 3 cm.
Bagna diversi pannolini al giorno, mentre fa la cacca una volta sola e, a volte, ogni due giorni.
È vispo e attivo, dorme bene (anche se ha bisogno di stare attaccato al seno per addormentarsi e, durante la notte, si sveglia almeno tre volte per riattaccarsi).
Per quanto riguarda la frutta per il momento gli ho dato solo un po’ di pera, perché più acquosa e dal sapore più delicato.
Ho provato una volta con un quarto di banana, ma ho notato che il suo alito sapeva un po’ di acido (cosa mai successa prima) e un’altra volta con la mela grattugiata (che però non gradisce), in questo caso ho visto che i pezzettini della frutta erano presenti nella cacca: possono essere due segnali che ancora il bambino non è pronto a digerire bene cibi un po’ più solidi?
Sono stata sempre fermamente convinta di introdurre cibi diversi dal latte materno a partire dai sei mesi, poi però ho seguito il consiglio della pediatra: essendo un medico mi sono affidata a lei, pur non essendo molto convinta.
Penso che alla prossima visita vorrà introdurre le pappine, come mi devo comportare?
Non vorrei dare l’impressione di aver poco rispetto della sua professionalità, ma, d’altra parte, vorrei anche essere convinta delle mie scelte.
Pensa che avrei dovuto aspettare anche con la frutta?
Grazie per la gentile risposta che vorrà darmi.
Cordiali saluti, Elena

Buongiorno mamma Elena,

innanzitutto complimenti per il tuo cucciolo e il suo fiorire!

Per quanto riguarda la crescita, a partire dal secondo mese i ritmi diminuiscono rispetto alle prime settimane quindi è in perfetta forma e non c’è nulla di cui preoccuparsi rispetto al peso o alla statura, anzi.

Il tema dell’introduzione dei cibi solidi è spesso oggetto di controversie o confusione. Facendo parte della fisiologia della crescita, più di tanti consigli e indicazioni è importante per te vedere come sta il tuo bambino. Ti sembra pronto a ricevere altro cibo? Hanno cominciato a spuntare i primi dentini? Sta seduto autonomamente e stabilmente? E’ interessato al cibo degli adulti?

Un po’ ti sei già risposta: se vedi pezzettini non digeriti nella cacca evidentemente il suo sistema gastrointestinale non è ancora pronto. Non è successo niente di grave: hai provato e hai osservato, nulla ti impedisce di continuare a seguire i segnali del tuo bambino e introdurre cibi diversi quando lo vedrai pronto.

Il tuo latte, fino al sesto mese compiuto e in assenza di patologie particolari (che purtroppo possono riguardare alcuni neonati che devono assumere prematuramente cibi solidi per questi motivi) è assolutamente adatto e completo per la crescita del tuo piccolo. Sicuramente la frutta non è più nutriente del tuo latte a quest’epoca.

Non avere fretta se non lo vedi pronto: l’introduzione di cibi solidi è un processo lento ed è bene rispettare i tempi dei bimbi.

Per quanto riguarda la pediatra, se dovesse suggerirti l’inserimento di pappe al prossimo incontro e tu valuti che non sia il tempo giusto, potrai dirle che ti senti più tranquilla a rallentare. Non si tratta di rifiutare o contrastare una terapia per un evento patologico, per la quale la pediatra è la professionista di fiducia. Si tratta di rispettare i tempi dei bambini che non sono tutti uguali e manifestano ciascuno caratteristiche ed esigenze diverse.

Continuate ad ascoltarvi e ad assecondarvi e godetevi l’allattamento e i cibi mano a mano che il vostro (e soprattutto suo) interesse crescerà. In questo modo tutto risulterà molto più semplice e senza effetti indesiderati.

Buon proseguimento!
Gabriella

Gabriella Biscaro
Educatrice Perinatale – Professional Counselor
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