Cara mamma,
la tua è davvero una domanda interessante…a lla quale però non so rispondere riportando citazioni o riflessioni di “esperti”.
Puoi trovare approfondimenti sulle dinamiche del nudismo da parte dei genitori, sullo sviluppo del senso di vergogna da parte del bambino rispetto alla propria o all’altrui nudità, sull’apprendimento da parte dei bambini delle regole sociali, etc, ma sul perché molti pargoli manifestano l’esigenza di spogliarsi non ci sono teorie specifiche (che io sappia, almeno!).
Credo che il tutto sia riconducibile alla fase in cui il bambino, intorno ai 2-3 anni, acquisisce la capacità di controllare i propri impulsi e i propri sfinteri. Nel passaggio ad un’autonomia più piena, paradossalmente, questo apprendimento impone maggiori regole: deve imparare a trattenersi, deve evitare di sporcarsi, deve sottostare a precise regole sociali.
In realtà è un fenomeno piuttosto diffuso anche fra bambini più grandi.
Possiamo solo ipotizzare che con questo atteggiamento vogliano rendere nota la loro autonomia, la capacità di “imporre” la propria volontà, il desiderio di fare sapere e di sperimentare il proprio carattere.
Nel contempo, però, è necessario ricordare che i bambini hanno una temperatura corporea specifica e che nei primi anni la loro attenzione è maggiormente rivolta alle funzioni del corpo, alla sua scoperta, all’utilizzo dei sensi. Dal vocabolario Treccani possiamo leggere che:
Il tatto è quel senso specifico che permette il riconoscimento di alcuni caratteri fisici (durezza, forma) degli oggetti che vengono in contatto con la superficie dell’organismo; qui sono distribuiti sensori specifici (meccanorecettori) in grado di percepire le forze fisiche, quale torsione, stiramento o pressione, e di informare il sistema nervoso trasmettendole sotto forma di impulsi che la loro temperatura..
Perciò esso non si riferisce elusivamente alle mani ma a tutta la superficie del corpo. Attraverso di esso sperimento me stesso, l’ambiente, gli spostamenti d’aria, le superfici ove mi appoggio, le proporzioni, le temperature, le atmosfere, le energie che ci circondano… e le reazioni che gli altri hanno osservandomi.
Mi approvano?
Ridono?
Mi lasciano sperimentare con atteggiamento neutrale?
il nudo intimorisce?
È considerato esibizionismo?
Senza il filtro dei vestiti i movimenti sono più visibili, si possono osservare i muscoli, la pelle, i dettagli dei pavimenti si percepiscono (polveri, briciole) in modo sottile.
Prova a leggere insieme a lei la favola della “Principessa sul pisello” ed ascolta le sue parole di rielaborazione: è possibile che possiate comprendere meglio il “suo” perché.
È un’altra occasione per riflettere anche sui nostri perché….
Arianna