3 Settembre 2014 L'ESPERTO RISPONDE

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Complesso edipico nella ragazza di 12 anni

Spettacolare redazione, ho bisogno del vostro aiuto.

Il mio compagno è padre separato. Ha quattro figli (24 f, 18 f, 16 m, 12 f anni).  E’ un bravo padre, si prende cura di suoi figli, si vedono ogni 2 settimane e anche più spesso.

Il problema è che non riuscivo a trovare un buon rapporto con sua figlia più piccola (12 anni).

E’ passato tanto tempo prima che riuscissi a capire cosa succede. Mi sono sentita colpevole non essendo capace a trovare la strada giusta. Sempre è esistita la gelosia, ma solo verso di lei. Ho capito solo adesso, quando lei ha chiesto al padre di dormire insieme nello stesso letto, cioè nel nostro letto matrimoniale. E il padre non ha detto di No.

Non ha realizzato, e non credo che avessi potuto farlo. Prima che io arrivassi lei ha dormito nel suo letto. Tutto il comportamento della figlia fa capire che lei probabilmente ha dei problemi con complesso edipico irrisolto..

Il padre secondo me non dicendo di No, e non spiegando la situazione alla ragazza (importanza dei ruoli dei bambini e degli adulti, importanza del letto matrimoniale come lo spazio di coppia) sta peggiorando la situazione. Io capisco che sia abbastanza normale che la ragazza abbia il complesso edipico, sopratutto perché i genitori sono separati. Però io non capisco il padre. Lui non fa, e sapendo di questo problema della figlia, non vuole far niente.

Anche gli altri figli soffrono dalla mancanza dell’attenzione. Si sentono non amati e dicono così, non dicono perché sentono la mancanza, però la concorrenza tra loro è forte.

Ho cercato di spiegare che in questo modo mio compagno rovina non solo la nostra relazione, ma anche le  vite di tutti suoi figli. Mi ha risposto che io non capisco niente, che sono figli suoi ed io non ho nessun diritto di intervenire. Allora le domande che non smettono di passare per la mia testa sono: E’ vero che la ragazza ha il complesso edipico? Se sia così, quali potrebbero essere le conseguenze per lei nella sua vita adulta? Quali conseguenze potrebbero affrontare nel loro futuro gli altri figli sentendosi non amati oggi?

Oppure mio compagno ha ragione e non c’è niente di che cosa dovrei preoccuparmi?

Vi ringrazio anticipatamente.

Cordiali saluti. Caterina.

 

Cara Caterina,

il complesso edipico a 12 anni è ampiamente superato e gli atteggiamenti della figlia in questione non rimandano a tale complesso. I comportamenti che lei espone sembrerebbero dettati piuttosto da sentimenti di gelosia che l’adolescente prova proprio nei suoi confronti: tenga conto che vive la condizione di figlia separata e per di più il padre ha una nuova compagna: sono semplicemente questi i motivi per cui non riesce ad instaurare un buon rapporto con lei.

Se gli altri figli soffrono per mancanza di attenzioni paterne e dicono di sentirsi poco amati, inizi lei a prestare loro attenzione facendoli sentire amati, li accolga come figli, senza anteporsi alla madre. E faccia lo stesso con la ragazzina dodicenne. Cerchi di trattarli allo stesso modo, tenendo conto delle differenze di età.

Saluti dalla psicologa

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