25 Settembre 2010 L'ESPERTO RISPONDE

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Conflitto tra mamma e figlia

Buongiorno,
sono una mamma di due bimbe di 4 e 6 anni.
Maria Aurora, la più grande, ha appena cominciato la scuola elementare, è
una bimba molto intelligente e socievole, vivacissima e chiacchierona e da sempre difficile da gestire.
Ultimamente mi sfida di continuo, e soprattutto
cerca di comportarsi in qualsiasi frangente nell’unico modo che possa darmi
fastidio.
Sono una mamma molto presente, che ha sempre parlato molto con le bambine, ho scelto di lavorare in modo da essere con loro quando finiscono
la scuola, non nego che spesso sbotto quando non reggo più i suoi
atteggiamenti, e adesso sono davvero in crisi.
Il mio terrore più grande è
quello di rovinare la bambina sbagliando il mio modo di rapportarmi a lei, le amo in maniera assoluta e non perdo mai l’occasione per dimostrarglielo,
ma temo per il futuro di Maria Aurora, perchè penso che se ora, a sei anni,
ci prova gusto a dirmi che a scuola le maestre non fanno che riprenderla per
le chiacchiere, quando ne avrà 15 cosa farà per venirmi contro?
Io e il mio
compagno, siamo assolutamente in sintonia sull’educazione delle bambine,
anche lui è molto presente e sicuramente riesce più di me a farsi rispettare
anche perchè io ultimamente, crollo e mi metto in ritirata, cioè se sento
che parlare, spiegare, urlare non ha effetto allora ho pensato che forse
devo smettere tutto ciò e fare l’indifferente.
Ma non è nella mia indole e soprattutto non so se è l’atteggiamento giusto
per ritrovare un equilibrio con la mia bambina.
Lei ora cerca di ottenere la
mia reazione arrabbiata, in che cosa ho sbagliato? Come posso migliorare il
nostro rapporto e non creare danni per il suo futuro?
Grazie fin da ora se potrete rispondere

Cara mamma di Maria Aurora,
sento il tuo dolore, la tua preoccupazione, addirittura il tuo terrore di rovinare tua figlia e di non trovare un modo di rapportarti con lei tale che le cose in futuro non peggiorino ancora.
Hai provato a parlare, spiegare, urlare ed ora batti in ritirata e provi a fare l’indifferente, ma questo non corrisponde alla tua indole e non ti soddisfa, non credi sia l’atteggiamento giusto per ritrovare un equilibrio con lei.
E’ un momento difficile per te. Come affrontarlo?
La mia prima impressione è che invece di battere in ritirata per te sia giunto il momento di andare alla riscossa.
Che cosa ti vuole comunicare Maria Aurora con il suo provocarti? Perché vuole farti arrabbiare? Vuole forse vedere fino a quando ti arrabbierai? Tu hai trovato la soluzione di provare a fare l’indifferente: hai forse colto che questa poteva essere una soluzione a questa spirale senza fine?
Tu però hai provato a fare l’indifferente, ma non sei stata realmente indifferente. Ed allora non funziona, tua figlia se ne accorge benissimo. Si accorge forse che tu dai molta, molta importanza agli atteggiamenti che lei ha nei tuoi confronti.
Insomma, si accorge che riesce a metterti in crisi, essendo lei la principale artefice della relazione, mentre tu ti spaventi, ti fai terrorizzare, temi per il futuro, vivi la situazione con preoccupazione invece di trasmetterle sicurezza e fiducia. Ma se la mamma, che dovrebbe appunto trasmettere sicurezza e fiducia, viene meno a questo ruolo, a chi si può affidare lei per la sua crescita? Lei potrebbe sentirsi persa e spaventata a sua volta, cercando la possibilità di affidarsi a te proprio provocandoti, cioè mettendoti alla prova.
Tu sei la parte adulta nella relazione e quindi dovresti essere tu la parte più attiva guidando, proponendo, soprattutto sentendoti sicura e non facendoti spaventare nella relazione con lei.
Lei vorrebbe magari una mamma più fiduciosa e tranquilla nello svolgere il suo ruolo, che abbia la convinzione che le sue figlie cresceranno bene e sane per le loro potenzialità (tua figlia è molto intelligente, socievole e vivace) e non solo per la continua presenza dei genitori.
Chissà che non voglia anche una mamma meno disponibile, per lasciare alle figlie l’opportunità di guadagnarsi quel che hanno invece di trovare sempre tutto perfetto per loro. O forse una mamma più determinata nell’esigere rispetto ed un comportamento corretto, senza per questo prevaricare o urlare.
Ovviamente sono solo ipotesi da verificare.
Non intendo negare l’importanza di quel che tu ed il tuo compagno fate per loro, sicuramente fondamentale per la loro crescita, ma forse va rivista la modalità e l’atteggiamento di base nella tua relazione con loro.
Prova ad essere più attenta tu stessa alle motivazioni che ti spingono ad agire ed alle emozioni che accompagnano le tue azioni: hai bisogno di sentirti sempre presente, senza lasciare quello spazio personale necessario alla loro crescita, in cui tu non entri? Hai delle aspettative nei loro confronti invece di lasciare che sviluppino tranquillamente il loro modo di essere? Cerchi di essere una mamma sempre perfetta invece di concedere anche a te delle distrazioni? Hai altri interessi che ti permettano di non essere troppo focalizzata sulle tue figlie? Hai fiducia in te stessa e nelle tue capacità di mamma, senza dover dimostrare a te stessa e a loro quanto sei disponibile? Pensi di poter anche sbagliare senza per questo creare danni irreparabili? Credi nel tuo diritto di esigere comportamenti corretti senza sentirti in colpa? Credi nella vita e nelle sue risorse per te e per loro?
Le domande hanno il solo scopo di essere uno stimolo alla riflessione, sta a te valutare quanto abbiano valore per te e trovare le tue soluzioni, ascoltando te stessa.

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