Buongiorno sig.ra,
in linea generale, viste le poche informazioni che ci lascia, posso dirLe che per recuperare l’arretrato si può procedere per mezzo di pignoramento presso terzi (è una delle possibilità), la procedura si compone di alcuni specifici step per i quali è necessaria l’assistenza di un legale. Primo passo: notifica di un atto di precetto, a seguire verrà notificato il pignoramento.
Il pignoramento della retribuzione può avvenire in due modi differenti: o in busta paga, se la notifica del pignoramento perviene al datore di lavoro, oppure direttamente sullo stipendio accreditato in banca. In entrambi i casi la legge prevede dei limiti di pignorabilità dello stipendio.
Per il futuro, onde evitare di trovarsi a dover instaurare altri pignoramenti, potrebbe valutarsi una procedura più snella (comunque mediante assistenza legale) con cui il datore di lavoro dovrà versare direttamente all’avente diritto la somma dovuta dal dipendente.
In particolare, in caso di inadempimento da parte dell’obbligato, sarà necessario inviare una lettera di messa in mora ovvero una richiesta di pagamento delle somme dovute entro il termine di 30 giorni dal ricevimento della comunicazione con l’avvertimento che decorsi inutilmente i 30 giorni ci si rivolgerà direttamente al datore di lavoro.
Trascorsi i 30 giorni, l’avvocato notificherà al datore di lavoro una richiesta di pagamento facendo riferimento al provvedimento in virtù del quale il lavoratore è obbligato al pagamento e allegando detto provvedimento.
Attenzione, sono procedure che necessitano di esperienza e quanto scritto sopra è solo un sunto che necessita di approfondimento con il legale cui si intende affidarsi che avrà cura di spiegare nel dettaglio tutte le fasi processuali, i limiti e le problematiche connesse.
Un caro saluto
Avvocato Maria Ferrara
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