Buongiorno Michela, la sua lettera pone una questione che mi è già capitato di affrontare, ma su cui ritorno volentieri perché questa situazione non è così rara come si potrebbe pensare.
Credo che possa essere utile fare un passo indietro, cioè affrontare la questione a partire dalle abitudini da prima della separazione.
Come immagino lei sappia ci sono diverse scuole di pensiero sul far dormire i figli nel “lettone”, alcune sono categoricamente per un secco no, altre lasciano più possibilità (solo in particolari casi), altre ancora sono molto permissive.
Personalmente ritengo che ognuno debba gestire questa situazione come può, ma tenendo in considerazione il fatto che ogni scelta ha delle conseguenze. Tra queste la prima riguarda la difficoltà di cambiare questa abitudine: più tempo passa, più aumenta questa difficoltà. Anche sul piano della crescita evolutiva possono innescarsi alcuni problemi che riguardano l’autonomia, la capacità di stare da soli, la fiducia in se stessi. In definitiva, a mio parere, ad un certo punto è necessario che, come regola generale, i bambini dormano da soli; accoglierli nel “lettone” può essere un comportamento consolatorio da mettere in atto in particolari occasioni.
Dalla sua lettera mi sembra di capire che per voi questa sia una regola, sebbene Mirko abbia 8 anni.
Sicuramente per i bambini accettare la separazione dei genitori è un passaggio complesso e condividere il letto rappresenta sia la difficoltà del distacco sia il desiderio di controllare nel senso di tenere sotto controllo la situazione. E’ anche importante ricordare che il fenomeno della gelosia non riguarda solo gli adulti e i bambini spesso sono gelosi, della mamma, del papà, dei loro oggetti e dei loro spazi. Se la gelosia è difficile da gestire per gli adulti, non è difficile immaginare quanto possa essere difficile per un bambino.
Lei pone una domanda che probabilmente dovrebbe girare a se stessa “può un bambino sopportare tutto questo?”, e lei? Dove si pone lei in questa situazione?
Il mio suggerimento è di parlare con il suo ex marito con molta sincerità e di cercare con lui una soluzione. In questi casi può essere molto utile la consulenza di uno psicoterapeuta di coppia.
Spero che questa risposta le sia stata utile e la saluto cordialmente.