24 Novembre 2014 L'ESPERTO RISPONDE

Lucia Barolo

La dott.ssa Lucia Barolo, Psicologa e Neuropsicologa, svolge valutazione e riabilitazione neuropsicologica per i disturbi cognitivi, sostegno per disagi del bambino e dell’adolescente; attività di parent training; attività di consulenza tecnica di parte legate a separazioni e divorzi, affidi e valutazioni delle capacità genitoriali; interventi di supporto e sostegno alla genitorialità; attività di sostegno psicologico alle coppie con bambini con difficoltà cognitiva e fisica. Riceve su appuntamento presso il suo Studio di Torino e presso lo Studio Emovere, viale Angeli 26/bis – Cuneo cell. 339-3163133 - [email protected]

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Perché mio figlio non riesce a disegnare?

Sono mamma di un bimbo di 4 anni e mezzo che frequenta il secondo anno di scuola materna. Di fronte alla richiesta da parte della maestra di tradurre in disegno gli aspetti che più l’hanno colpito di una storia letta o raccontata, si frena: inizia ad agitarsi, frigna, a volte si rifiuta. Se l’insegnante lo convince ,i disegni che realizza sono confusi ,non attinenti: pasticci grafici, mezze lettere o mezzi numeri e trapela molta confusione. A cosa può essere dovuto?

Premetto che è un bimbo più portato per gli esercizi matematici e logici: conta e legge e scrive lettere e numeri dall’età di due anni e mezzo, sa fare addizioni e sottrazioni e sta iniziando a leggere sotto sua insistente richiesta, inoltre ha un’ottima memoria che lo porta a ricordare ed assimilare ogni concetto con grande facilità. Tuttavia messo di fronte ad un foglio bianco nascono i problemi. Non so come aiutarlo, gli dico di prendersi i suoi tempi, di non preoccuparsi, ma vive malissimo questa situazione al punto di piangere la sera prima di addormentersi poichè non vuole piu andare all’asilo.

Mi da un consiglio?

Grazie

Claudia

Buongiorno Signora Claudia,

dalle informazioni che riposta posso ipotizzare che il suo bimbo presenti le caratteristiche di un disturbo che riguarda la coordinazione e il movimento: esso presenta come caratteristica la difficoltà di compiere gesti coordinati e diretti a un determinato fine, quale può essere un disegno. I bambini con queste complessità inoltre hanno problemi di organizzazione spazio-temporale, sarà per loro complicato organizzare la sequenzialità di movimenti (ad esempio nel vestirsi, o mettersi le scarpe). Provi ad osservare se il suo bambino presenta anche queste problematiche, magari in maniere più ridotta rispetto al disegno.

In tal caso sarebbe importante una tempestiva diagnosi, in modo da identificare le effettive problematiche del piccolo. Da questa possiamo poi iniziare un percorso di abilitazione affinché il bambino possa  imparare a compensare queste sue difficoltà che potrebbe poi acuirsi entrando nel mondo della scuola elementare.

Per quanto riguarda l’attività grafica sarebbe meglio al momento, concordandolo con le insegnanti dell’asilo, sospenderla. Per aiutarlo comunque a non perdere l’idea del disegno, gli adulti (genitori e maestre)possono ” diventare la sua mano”, ossia il piccolo dice ciò che vorrebbe venisse rappresentato e voi lo disegnate e poi, o insieme o solo il bambino, si può colorare. In questo modo la parte fantasiosa delle sue rappresentazioni mentali  non viene a perdersi ed egli al contempo può vederlo realizzato. Questo temporaneamente dovrebbe ridurre la sua frustrazione.

Spero di esserle stata utile e se avesse bisogno di un consiglio diretto mi contatti.

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