Bambino iperattivo

Cara mamma,
le consiglio di rivolgersi al servizio di neuropsichiatria dell’ASL di appartenenza per una eventuale diagnosi circa l’iperattività del suo bambino.
Innanzitutto è necessario capire se suo figlio, ha un Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività (ADHD) oppure se è semplicemente irrequieto e con la testa tra le nuvole. Nessuna persona, che non sia uno specialista, può diagnosticare un ADHD.
Le scrivo brevemente i sintomi del disturbo in questione.
Il Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività, o ADHD, è un disturbo evolutivo dell’autocontrollo. Esso include difficoltà di attenzione e concentrazione, di controllo degli impulsi e del livello di attività.
I sintomi relativi alla disattenzione si riscontrano soprattutto in bambini che presentano evidenti difficoltà a rimanere attenti o a lavorare su uno stesso compito per un periodo di tempo sufficientemente prolungato.
Diversi autori sostengono che il deficit principale della sindrome sia rappresentato dalle difficoltà d’attenzione, che si manifestano sia in situazioni scolastiche, che in quelle sociali. Le ultime ricerche sembrano concordi nello stabilire che il problema maggiormente evidente nel ADHD sia il mantenimento dell’attenzione, soprattutto durante attività ripetitive o noiose.
Queste difficoltà possono manifestarsi anche in situazioni ludiche: il bambino effettua frequenti passaggi da un gioco ad un altro, senza completarne alcuno.
Però, le ricerche sono concordi nell’affermare che i bambini con ADHD non siano più distraibili di altri. Sembra quindi che le problematiche attentive diventino evidenti in particolare quando il compito da svolgere non risulta attraente e motivante per il bambino.
A scuola si manifestano evidenti difficoltà nel prestare attenzione ai dettagli, banali “errori di distrazione”, e i lavori sono incompleti e disordinati. Insegnanti e genitori riferiscono che i bambini con ADHD sembra che non ascoltino o che “abbiano la testa da un’altra parte” quando si parla direttamente con loro. Il bambino iperattivo gestisce con estremo disordine il proprio materiale scolastico e viene facilmente distratto da suoni o da altri stimoli irrilevanti.
La seconda caratteristica del ADHD è l’iperattività, ovvero un eccessivo livello di attività motoria o vocale. Il bambino iperattivo manifesta continua agitazione, difficoltà a rimanere seduto e fermo al proprio posto.
I bambini con ADHD sono sempre in movimento sia a scuola che a casa, durante i compiti e il gioco. Molto spesso i movimenti di tutte le parti del corpo (gambe, braccia e tronco) non sono armonicamente diretti al raggiungimento di uno scopo.
L’impulsività, la terza caratteristica dell’ADHD, si manifesta nella difficoltà a dilazionare una risposta, ad inibire un comportamento inappropriato, ad attendere una gratificazione. I bambini impulsivi rispondono troppo velocemente a scapito dell’accuratezza delle loro risposte, interrompono frequentemente gli altri quando stanno parlando, non riescono a stare in fila e attendere il proprio turno. Oltre ad una persistente impazienza, l’impulsività si manifesta anche nell’intraprendere azioni pericolose senza considerare le possibili conseguenze negative.
Questa piccola descrizione credo che possa esserle utile per collocare o meno alcuni comportamenti di suo figlio all’interno dei tre gruppi (disattenzione, iperattività ed impulsività), ma sottolineo nuovamente l’importanza di ricorrere ad uno specialista psicologo o neuropsichiatra per comprendere più a fondo la situazione.
Saluti dalla psicologa