28 Agosto 2025 L'ESPERTO RISPONDE

Francesca Arzilli

Sono mamma, Consulente in puericultura, Consulente del sonno associata AICSI, Consulente base Babywearing Italia, Insegnante di massaggio infantile AIMI. Contatti: IG: franci.puericultura.aimi
mail franciconsulentepuericultura@gmail.com o francesca.arzilli@aimionline.it

Tutti gli articoli >  

Home  > L'esperto Risponde  > Quasi 2 anni, allattamento notturno e passaggio al lettino: come trovare un equilibrio?

Quasi 2 anni, allattamento notturno e passaggio al lettino: come trovare un equilibrio?

Buongiorno,
sono la mamma di una bimba che sta per compiere 2 anni. Abbiamo sempre fatto bed sharing e allattamento a richiesta, soprattutto di notte. Ultimamente però le notti sono diventate molto faticose: dormo poche ore e tutte spezzate, lei si muove tanto e cerca spesso il seno; a volte mi fa anche male. Mi sento stanca e confusa.

Ho provato a proporre il lettino tradizionale ma l’ha rifiutato (forse perché io per prima non ero convinta). Ora abbiamo un lettino montessoriano: qualche pomeriggio, con l’aiuto del papà, è riuscita a dormirci, ma la notte faccio fatica a cambiare abitudini. Da una parte vorrei continuare a dormire con lei e darle il seno quando ne ha bisogno; dall’altra sento che così, a volte, non ce la faccio più. Mi porto dietro tanti sensi di colpa: mi chiedo se avrei dovuto fare scelte diverse (ciuccio, togliere prima il seno…), e questo mi fa sentire “sbagliata”.

Quello che vorrei è trovare un modo dolce per accompagnarla al sonno: magari iniziare a farle conoscere il suo lettino restando vicino, senza togliere subito il seno di notte. Ho però mille dubbi:

Se inizierà a dormire nel lettino (anche con me accanto all’inizio), questo può influenzare la produzione di latte?

È normale che vicino ai 2 anni aumentino il bisogno di contatto e le richieste di seno?

Come posso gestire in modo rispettoso i risvegli e le crisi serali (quando si agita e urla), proteggendo anche il mio riposo?

Ci sono routine o passi graduali per usare il lettino montessoriano senza “dissociare” per forza seno e sonno finché non mi sentirò pronta?

Non voglio forzare mia figlia né me stessa: cerco incoraggiamento e indicazioni pratiche per continuare ad allattare rispettando i suoi tempi, ma ritrovando anche un po’ di serenità di notte. Grazie per l’ascolto: a volte mi sento davvero sola e vorrei solo fare la cosa giusta per entrambe.

Risposta alla domanda

Buongiorno a te cara mamma, sono contenta che tu mi abbia scritto, perché spesso confrontarsi è un modo molto utile per diminuire un po’ il peso che si porta sulle proprie spalle.

Non conosco bene la vostra storia, ma da quello che scrivi io credo che tu ti stia preoccupando di qualcosa che in realtà rientra nella normalità.

Non riesco a comprendere perché tu ti senta così sbagliata, stai facendo un buon lavoro e stai accudendo la tua bambina nel modo migliore che puoi.

Dorme con te, la allatti, avete un legame profondo, cosa ti fa pensare che tu stia sbagliando? La piccola ha solo due anni (neanche!), succede in molte famiglie, non tutti i bambini sono uguali e non tutti hanno gli stessi tempi. Ma mi sento di dirti che a due anni è piuttosto frequente quello che racconti.

Sono le persone che ti circondano che ti giudicano per quello che fai? Dipende da una tua aspettativa diversa da quella che è la realtà?

Non posso saperlo perché non ti conosco, ma ti dico calma. Respira e guarda quello che di buono fai.

Capisco che tu ti senta stanca, l’allattamento al seno è così, molti bambini si risvegliano di notte per attaccarsi, lo fanno per vari motivi che possono essere il nutrimento, un modo per dissetarsi, per sentire la mamma vicino, per avere la certezza della sua presenza.

E’ normale anche che ci sia una piccola ‘regressione’ permettimi il termine, poiché i due anni sono un periodo intenso per i genitori, ma anche per i bambini. Di giorno vogliono essere indipendenti, fare tutto da soli, scoprire, esplorare, ma poi di notte vogliono e richiedono di nuovo la presenza della mamma (o di chi si occupa di loro) e il seno è un modo per farlo.

Sei stanca, lo comprendo bene, ci sono dei percorsi che si possono fare per smettere di allattare, ma se tu non te la senti perché dovresti farlo? Perché vuoi forzarti a far dormire la tua bimba in un altro posto se a entrambe fa piacere dormire vicino? L’unico rischio è che ci sono bimbi che col minimo movimento si svegliano e potreste disturbarvi a vicenda.

Non sei sbagliata per questo, non stai limitando la sua autonomia, stai serena. Forse ti sei circondata di persone o professionisti che non fanno per te, perché avete visioni diverse? Rifletti su questo.

Bene che tu ti faccia aiutare dal papà quando sei stanca!

Per la produzione di latte non temere, il seno si calibrerà in base alla richiesta della bimba.

Per quanto riguarda i ‘capricci’, io non amo chiamarli così, ci sarebbe da capire come mai la bimba reagisce in modo così forte, anche se è un comportamento che rientra abbastanza nella normalità, dato che a due anni ancora non sanno regolare bene le loro emozioni. Siamo noi adulti a doverli aiutare in questo, con empatia, presenza ed ascolto.

Io credo che tu abbia bisogno di un po’ di relax, di non sentirti sbagliata, di circondarti di persone che ti facciano sentire brava, perché lo sei, sei solo tanto stanca ed è comprensibile.

Intanto ti mando un abbraccio, se hai necessità di un confronto approfondito trovi i miei recapiti per contattarmi privatamente.

Un caro saluto a te mamma e alla tua bambina.

Francesca Arzilli
Consulente in puericultura
Insegnante di massaggio infantile AIMI
Consulente del sonno associata AICSI (Associazione Italiana Consulenti del Sonno Infantile)
Mail: franciconsulentepuericultura@gmail.com; francesca.arzilli@aimionline.it
Sito web: https://franciconsulentepuericultura.my.canva.site/

Foto di copertina di Luiza Braun

Chiedi all'esperto

Vuoi fare una domanda ai nostri esperti? fa la tua domanda compilando il form, selezionando come argomento quello più pertinente alla tua domanda

INVIA DOMANDA
Categoria:

Iscriviti alla nostra Newsletter

Ogni settimana, tra giovedì e venerdì, ti arriverà una mail informativa sugli appuntamenti, le opportunità e le offerte del territorio.

Iscriviti