14 Luglio 2019 L'ESPERTO RISPONDE

LABirINTO

Le dottoresse Nota e Garritano psicologhe, e Daniela Meschieri, psicologa e psicoterapeuta, propongono percorsi di gruppo, consulenze, valutazione cognitiva, per promuovere il benessere emotivo-cognitivo dei bimbi e dei loro genitori. Per contattarle info@psicolabirinto.it o 340/87.15.241

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Bimbo di 18 mesi che non parla più

Buona sera, ho un bimbo di 18 mesi, che fino a 14 mesi parlava e poi non ha parlato più, indica le cose, mi porta con la mano se vuole qualcosa, gioca, fa molti capricci, non vuole essere cambiato, si arrabbia se non fa e non gli do quello che vuole e inoltre mi rifiuta (io mamma).
C’è da dire che purtroppo fino agli 8 mesi non l’ho cresciuto io (ma i nonni materni, il papà e la sorella di 14 anni) perché dopo il parto ho avuto il crollo di due vertebre e quindi non camminavo… però comunque gli ho fatto sentire il mio amore anche stando bloccata a letto.
Fino ai 14 mesi c era un buon rapporto tra me e lui poi dopo ha iniziato a preferire sempre di più il papà al punto che oggi mi rifiuta…
Preciso che il bambino essendo cresciuto da loro non ha regole.
La mia domanda devo portarlo da un neuropsichiatra?
iscriverlo al nido può aiutarlo a stimolare il linguaggio?
Come faccio a farmi accettare da lui?
Grazie e buona sera

Cara mamma, grazie per averci scritto.

Ci spiace molto per quello che è accaduto, ma in ogni caso, anche se non si è occupata fisicamente del suo bimbo, era comunque presente. La vicinanza emotiva fa sentire i bimbi molto sicuri e sereni.

Ci dice che da un certo punto in poi il bimbo ha iniziato a rifiutarla, ha smesso di rispondere e si oppone. Questa fase potrebbe semplicemente essere una fase, comune a tutti bimbi, di affermazione e opposizione. Improvvisamente il bambino dice “no” a tutto, a volte si ha la sensazione che non abbia neppure ascoltato la domanda. si assiste a richieste di autonomia e indipendenza. Quello che lei legge come rifiuto potrebbe corrispondere semplicemente a dei piccoli” allontanamenti” del bambino in cui afferma e fa i conti con la propria identità ( vuole far da solo, scaccia via l’adulto con le mani) per poi tornare alla sua base sicura ovvero voi genitori.

Inoltre il suo bambino sta attraversando una fase che attraversano tutti e non esiste un’età precisa in cui un bambino inizia ad avvicinarsi e a scoprire più da vicino l’altro genitore ovvero il papà.

Sembrano preferire più un genitore che l’altro ma quello che fanno e richiedere maggiormente il coinvolgimento di un genitore su qualcosa, magari il papà per il gioco e la mamma per le coccole.

E’importante guardare i diversi movimenti che fanno i bambini con stupore e curiosità anche se sembrano mettere da parte un po’ noi adulti. A volte lo faranno, farà parte del percorso di crescita e della loro spinta verso la conquista dell’indipendenza.

Per rispondere alla sua domanda, al momento non le consigliamo di portarlo dal neuropsichiatra, ma di provare a rileggere i comportamenti del suo bimbo con le chiavi di lettura che le abbiamo dato.

Speriamo di esserle state d’aiuto

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