24 Gennaio 2017 L'ESPERTO RISPONDE

LABirINTO

Le dottoresse Nota e Garritano psicologhe, e Daniela Meschieri, psicologa e psicoterapeuta, propongono percorsi di gruppo, consulenze, valutazione cognitiva, per promuovere il benessere emotivo-cognitivo dei bimbi e dei loro genitori. Per contattarle [email protected] o 340/87.15.241

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Crisi di angoscia nei bambini

Buongiorno, la nostra bambina ha 3 anni e mezzo… è una bambina a cui diamo molto affetto. Con l’inizio della materna ha delle crisi di angoscia quando è a casa sia prima di andare che quando torna. L’angoscia è data dal fatto che non vuole che un cibo le venga dato per forza ad esempio la frutta. Poi spesso mi dice che la maestra non le piace. Per adesso la maestra mi ha detto che per una settimana non le darà la frutta, o meglio solo se la vorrà… mi ha detto che e molto insicura e troppo precisina… e che loro non sanno se sgridarla o assecondarla e di chiedere un consulto esterno… è così grave la situazione? per il resto è una bambina felice e io e lei parliamo tanto. Il papà è un bravo papa anche se l’ha sempre iper-responsabilizzata infatti dicono tutti che sembra una piccola adulta… Che possiamo fare? Grazie mille Lucy

Cara mamma,

la ringraziamo per la sua domanda, che è importante e siamo sicuri riguardi anche le preoccupazioni di altri genitori… e di altre maestre. Ci sentiamo di coinvolgere anche le insegnanti perché ci capita di osservare quanto spesso i genitori comincino a cercare aiuto su sollecitazione della scuola. Gestire tanti bambini, ognuno diverso dall’altro per carattere, età e abitudini non è sempre facile ma le maestre ci provano ancora e ancora anche attraverso il confronto con le mamme e i papà per capire cosa è meglio fare: assecondare? Insistere? Lasciar perdere? Non è una brutta cosa questa, anzi, dimostra che lei ha scelto per la sua bambina una scuola attenta e che le maestre vogliono che in classe tutti i bambini stiano bene, vogliono capire, conoscerli e rispettarne l’unicità.

Talvolta però ciò che nasce con le migliori intenzioni allerta la famiglia perché non se lo aspettava: com’è possibile che la mia bambina, felice e circondata dall’affetto di tutti, possa poi avere delle crisi di angoscia? C’è qualcosa che non ho visto? Come posso spiegarlo? E soprattutto: è grave?

Ci sentiamo di dirle che no, non è grave, è normale, normale che una bimba piccola possa provare ansia prima di andare a scuola e quando torna, perché questi sono momenti di separazione e cambiamento e forse ha bisogno di più tempo per imparare a distaccarsi da una situazione per entrare in un’altra. Per noi adulti è normale ma pensiamoci un attimo: perché mai io così piccola dovrei salutare la mia mamma e il mio papà per andare tutti i giorni per diverse ore da un’altra parte, con altri bambini e altri adulti che io non conoscevo prima?

Non è scontato dover salutare alcune persone e incontrarne altre, non è scontato che i miei genitori non ci siano quando io mangio o gioco o dormo: la mamma e le maestre non sono la stessa cosa, per questo talvolta le maestre non piacciono proprio.

Anzi, pensiamo che sia giusto che una bambina, sempre buona e responsabile, si permetta di mostrare la sua tenera età quando qualcosa non riesce ad andarle proprio giù.

Si può provare a parlarle ancora, a chiedere quello che pensa (perché, ad esempio, rifiuta di mangiare proprio la frutta?): anche così piccoli i bambini hanno già tante teorie su come va il mondo, ma se qualcosa non lo sa spiegare, possiamo provare a farlo noi adulti con lei. E talvolta anche gli adulti hanno bisogno di un dialogo, che siano genitori o maestre, e un colloquio con un esperto può aiutarli a uscire da quello che sembra un vicolo cieco, soprattutto se la situazione continua ad andare avanti e non si prova solo ansia ma un’angoscia profonda che potrebbe creare malessere al momento dei pasti nella bambina come nelle persone che si prendono cura di lei. Speriamo di esserle stati d’aiuto ma se avesse ancora bisogno di un confronto, non esiti a contattarci.

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