Buongiorno Alice,
nonostante gli aspetti nocivi del fumo in gravidanza e sul feto siano ormai ben noti, manca da parte di molte donne una reale consapevolezza delle conseguenze negative che esso comporta. I dati italiani riportano che un bambino su 2 ha almeno un genitore fumatore e mentre il 70% delle donne fumatrici riesce a smettere di fumare durante la gravidanza purtroppo il 70% di quest’ultime riprende dopo il parto.
La scelta di avere un figlio e/o l’attesa di questo bambino prima e durante la gravidanza rappresentano d’altronde un’ottima occasione e forniscono una forte motivazione per smettere di fumare.
Il fumo passivo oltre a provocare danni a lungo temine, può causare danni respiratori anche a breve termine, di cui spesso i bambini vengono a essere il bersaglio più sensibile. Aumenta il rischio di asma e di morte in culla, riduce sensibilmente la produzione di latte materno che pur sarebbe un fattore protettivo dai danni del fumo.
Cara Alice, non ti possiamo dire che poche sigarette non fanno male anche se certamente il danno è correlato alla quantità, né che poiché non allatti molto sei “autorizzata” a riprendere il fumo prima dei 3 mesi. Al contrario, prova a concentrarti sugli aspetti di piacere e soddisfazione che ci sono nel crescere due piccine, lasciati coccolare da loro per ricevere il benessere che vai cercando nelle sigarette. Ci sono numerose iniziative per aiutare le mamme a liberarsi per sempre dal fumo, noi ti suggeriamo http://www.mammeliberedalfumo.org e http://www.smettintempo.it/
Perché la salute dei bambini passa dalla salute delle mamme!