Gentile mamma,
la masturbazione infantile è assolutamente normale e per questo va accettata dagli adulti con serenità. Il bambino, durante la naturale esplorazione del proprio corpo, scopre gli organi genitali e si rende conto che questi offrono sensazioni calmanti e al tempo stesso più piacevoli rispetto ad altre parti del corpo. Per questo motivo, i bambini possono ricorrere alla masturbazione nei momenti di noia, stanchezza e solitudine, perché può rappresentare una forma di consolazione. Il bambino piccolo, che si masturba appare concentrato nell’atto stimolatorio e non prova alcun imbarazzo. Con grande probabilità, man mano che crescerà, svilupperà il senso del pudore e il bambino inizierà a praticare la masturbazione in situazioni di intimità (lo sviluppo del senso del pudore non inizia per tutti i bambini alla stessa età, ogni bambino ha i suoi tempi che vanni rispettati, con eventuali limiti di tempo).
Di fondamentale importanza è la reazione dell’adulto a tutto questo, perché un atteggiamento di riprovazione o punitivo, rischia di sviluppare nel bambino dei tabù o delle reazioni negative nei confronti della sessualità. Tale atteggiamento può anche rafforzare l’autostimolazione dei genitali: pensare di compiere un atto proibito, può spingere il bambino ancora di più verso l’isolamento e l’autoerotismo.
Inoltre, cerchi di non far passare un’eventuale sua preoccupazione o imbarazzo al fine di evitare che il suo bambino arrivi ad etichettare negativamente un comportamento che di per sé negativo non è.
I bambini che si masturbano, spesso lo fanno perché sentono il bisogno di attenzione e coccole. Da qui si evince, quanto l’atteggiamento di condanna sia controproducente, e come appaiano invece appropriati la relazione affettiva e il contenimento da parte del genitore. Cerchi di ritagliarsi del tempo da dedicare al suo bambino, ad esempio per giocare con lui o svolgere altre attività che vi piacciono.
Il piccolo non va sgridato, ma va colta l’occasione per parlare con lui del suo corpo e della sua sessualità (attuale e futura) magari con l’ausilio di alcuni dei tanti libri sull’argomento dedicati alla sua fascia d’età. Non sprechi questa occasione per svolgere efficacemente il suo lavoro di educatrice, oltre che di genitore.
Saluti dalla psicologa
Dott.ssa Cristina Montanaro