Buongiorno mamma,
L’irrequietezza non sempre è sintomo di qualche problematica.
I bambini non hanno la competenza degli adulti nel discriminare i propri stati interni di bisogno, né riescono a manifestarli adeguatamente; può quindi capitare che il bambino, specie se si trova fuori casa o in un ambiente nuovo in cui è distratto da nuove persone e nuovi stimoli, reagisca ad una condizione emotiva di estrema confusione iperattivandosi, iniziando a diventare capriccioso, insofferente e richiedente in quanto non riesce a placare il suo stato interiore. L’irrequietezza in questi casi è una manifestazione di disagio legato alla “non comprensione” dei propri stati interni emotivi che lo attivato fisicamente.
Un altro motivo per le sue manifestazioni di irrequietezza potrebbe essere associato al bisogno dei bambini di ricevere dei “no”; questi sono dei limiti importanti e fondamentali non solo sul piano della loro educazione comportamentale, ma soprattutto su quello dello sviluppo emotivo. Sentire di avere degli adulti di riferimento in grado di stabilire limiti e regole chiare e di farli rispettare restituisce al bambino implicitamente l’idea che quella col genitore sia una relazione dai confini sicuri dove il piccolo può essere protetto e contenuto.Non si sto ovviamente parlando di un’educazione punitiva o autoritaria, ma di una tranquilla fermezza con cui aiutare il bambino a porre quei limiti che gli consentono di regolare il proprio comportamento e la propria emotività – se non lo conoscesse un ottimo spunto di riflessione e aiuto pratico lo può reperire dal libro – I no che aiutano a crescere di Asha Phillips.
Un’altra considerazione da tener presente è che magari irrequietezza del bambino è legato ai ritmi sempre più frenetici ed attivi della vita quotidiana nei nostri tempi. Molto spesso infatti i bambini di oggi crescono avendo due genitori che entrambi lavorano fin da quando questi è piccolissimo.Questo aspetto, socialmente importante e per certi versi necessario e ineliminabile, ha tuttavia delle conseguenze sul tempo che la mamma e il papà possono concedersi di trascorrere col loro piccolo. Spesso si ha modo di passare del tempo insieme a lui solo nel weekend e poche ore la sera: basta che per impegni imprevisti questa routine minima venga disturbata che il bambino può risentirne e manifestare forte malessere.
Tenendo quindi presente questi spunti di riflessione, potrebbe quindi provare a chiedere al suo bambino delle spiegazioni rispetto al suo comportamento, così che possiate aprire un dialogo comune su questa situazione per poterlo aiutare al meglio!