Gentile sig.ra,
i bambini hanno certamente il diritto riconosciuti per legge ad avere relazioni affettive e familiari ma purché siano “sane” e non deleterie per loro.
Obbligare per legge alla frequentazione porterebbe ad un rapporto che con tutta probabilità non avrebbe i presupposti di salubrità richiesti dalla legge.
Lei pone giustamente una serie di interrogativi che vanno certamente indagati, ma la sede non può essere quella giudiziaria.
Mi sento di consigliarLe di contattare un professionista (psicologo, mediatore o figura affine) che possa aiutarla a trovare una via di comunicazione con i nonni. Talvolta, con le giuste parole, si superano muri che sembrano invalicabili.
Un caro saluto
Avv. Maria Ferrara
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