Cara mamma,
La nostra maggiore inclinazione, il nostro punto di forza, è la capacità organizzativa della vita familiare.
Riusciamo a trovare il tempo e lo spazio per quasi tutto: la cura e l’igiene dei nostri pargoli, le attenzioni verso i nostri consorti, le relazioni parentali e amicali, la pulizia della casa, le lavatrici, la spesa, la preparazione dei pasti…
A volte, però, questa meravigliosa competenza diventa il nostro maggiore ostacolo nel vivere qui ed ora.
Probabilmente la tua bambina sente che qualcosa sta per determinare un discreto cambiamento nella vostra quotidianità: ti percepisce già lontana (nella mente) e in ansia (vomita), sente la tua sofferenza per questo distacco e rifiuta il cibo perché vuole “approfittare” del tuo seno più possibile…. Per farne scorta.
Godi appieno di questo periodo fiduciosa del suo sano istinto alla sopravvivenza: quando non sarai presente all’ora dei pasti sarà in grado di nutrirsi con cibo “altro”.
Puoi sicuramente pararle, rassicurarla che la lascerai ad ottimi custodi del suo benessere, che il cibo preparato per lei porta con sé lo stesso tuo amore.
Per raccogliere maggiori informazioni “pratiche” ti voglio suggerire gli approfondimenti ai seguenti link e la lettura del libro di Lucio Piermarini “Io mi svezzo da solo”
e gli articoli in Torinobimbi.it
Quando iniziare lo svezzamento –
Lo svezzamento: cosa dare? –
Lo svezzamento: gli errori
un caro saluto.
Arianna