Buongiorno Elisa immagino che sia difficile rapportarsi con una ragazzina che si mostra così ostile. La sua lettera è piena di spunti che la rendono adeguata più ad un colloquio che non ad una risposta scritta che ha inevitabilmente la caratteristica della brevità e che non permette uno scambio domanda/risposta.
Fin da subito quindi le consiglio di consultare di persona uno psicoterapeuta che, con lei, possa chiarire alcuni punti fondamentali, quali, ad esempio, la presenza del padre che non viene citato nel suo scritto.
Le rispondo quindi per punti, dandole alcune suggestioni:
– l’età dell’adolescenza è noto che si sia di molto allungata, meno noto forse è il fatto che non è più solo la presenza dei caratteri sessuali sviluppati a definirne l’inizio. Ciò provoca notevoli disagi ai ragazzi che non sono assolutamente pronti (nemmeno fisicamente per l’appunto) ma che precocemente vivono questa fase
– è esperienza comune provare rabbia, è un’emozione primaria, pertanto anche involontaria. Viene definita come la reazione ad una costrizione e/o ad una frustrazione che possono essere fisiche o psicologiche
– questione diversa sono i livelli di rabbia che si possono esperire e questione ancora diversa e assai più complicata è la gestione della rabbia
– la gelosia segnala ansia e incertezza per la paura di perdere l’oggetto d’amore e, molto spesso, genera una risposta di rabbia
Spero che queste considerazioni