3 Luglio 2014 L'ESPERTO RISPONDE

Flavia Cavalero

La dottoressa Flavia Cavalero è psicologa e psicoterapeuta. Cura la parte “psi” del sito www.psicomamme.it, svolge l’attività nel suo studio in via Bruino, 3 a Torino e si occupa di psicoterapia individuale e di gruppo nell'ottica del raggiungimento e del mantenimento del benessere psicologico. Riceve su appuntamento, tel. 333/3628327

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Aggressività in famiglia

Mi rivolgo per chiedere un consiglio per come gestire la mia primogenita di 12 anni in mezzo da sempre bimba particolare e morbosamente attaccata a me.. I problemi sono cominciati alla nascita della mia seconda figlia, quando lei ne aveva 2 e mezzo. Episodi più che altro di gelosia nei miei confronti.

Non si sono ripresentati alla nascita della mia terza figlia, ma ora mi trovo con una bimba che spesso usa la violenza contro di me e le sorelle.

Preciso che mai la mia reazione e’ violenta a riguardo anzi cerco di mantenere la calma e uso un tono sempre pacato oltre a dedicare molto tempo della mia giornata a lei , ma sembra che niente di tutto ciò sembra servire.

Mi rendo conto di non avere gli strumenti sufficienti per aiutarla e sono molto preoccupata per il futuro, quando crescerà ed entrerà nell’età dell’adolescenza, segni che ancora fisicamente né psicologicamente dimostra ancora.

Vorrei sapere come posso aiutarla e quale comportamento è  più idoneo assumere nei suoi confronti.

Grazie Elisa

Buongiorno Elisa immagino che sia difficile rapportarsi con una ragazzina che si mostra così ostile. La sua lettera è piena di spunti che la rendono adeguata più ad un colloquio che non ad una risposta scritta che ha inevitabilmente la caratteristica della brevità e che non permette uno scambio domanda/risposta.

Fin da subito quindi le consiglio di consultare di persona uno psicoterapeuta che, con lei, possa chiarire alcuni punti fondamentali, quali, ad esempio, la presenza del padre che non viene citato nel suo scritto.

Le rispondo quindi per punti, dandole alcune suggestioni:

– l’età dell’adolescenza è noto che si sia di molto allungata, meno noto forse è il fatto che non è più solo la presenza dei caratteri sessuali sviluppati a definirne l’inizio. Ciò provoca notevoli disagi ai ragazzi che non sono assolutamente pronti (nemmeno fisicamente per l’appunto) ma che precocemente vivono questa fase

– è esperienza comune provare rabbia, è un’emozione primaria, pertanto anche involontaria. Viene definita come la reazione ad una costrizione e/o ad una frustrazione che possono essere fisiche o psicologiche

– questione diversa sono i livelli di rabbia che si possono esperire e questione ancora diversa e assai più complicata è la gestione della rabbia

– la gelosia segnala ansia e incertezza per la paura di perdere l’oggetto d’amore e, molto spesso, genera una risposta di rabbia

Spero che queste considerazioni

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