2 Gennaio 2018 L'ESPERTO RISPONDE

Flavia Cavalero

La dottoressa Flavia Cavalero è psicologa e psicoterapeuta. Cura la parte “psi” del sito www.psicomamme.it, svolge l’attività nel suo studio in via Bruino, 3 a Torino e si occupa di psicoterapia individuale e di gruppo nell'ottica del raggiungimento e del mantenimento del benessere psicologico. Riceve su appuntamento, tel. 333/3628327

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Bambini timido e manesco, cosa si può fare?

Buongiorno,
oggi sono stata chiamata a scuola, mio figlio frequenta la seconda elementare e le maestre alla fine delle lezioni mi hanno chiesto di fermarmi.
Entro e mi raccontano che mio figlio il giorno prima in bagno ha dato un calcio nelle parti intime ad un bimbo della prima elementare perché a suo dire non la smetteva di parlargli.
Sconvolta a casa ho pianto per un’ora ho contattato i genitori del bimbo per scusarmi e chiedere un’incongruenza con loro e i bimbi in modo tale da chiarire e perché mio figlio potesse scusarsi.
Mio figlio il classico bambino definito dalle maestre: “ah se tutti i bimbi fossero come il suo”… dall’inizio dell’asilo ad oggi mai un richiamo una lamentela.
Oggi mi è caduto il mondo addosso, ho parlato a mio figlio che non si deve reagire così, che le mani non si alzano nemmeno per scherzo che il bimbo cadendo avrebbe potuto farsi molto male… ecc e mentre gli parlavo piangevo…. e pure lui.
Quello che però mi fa capire che qualcosa non va è il fatto che spesso se qualcosa gli da fastidio o grida “basta” o si arrabbia… specialmente se stanco o ha mal di testa, non capisce a volte gli scherzi quindi mi chiedo se non si stia formando ora un carattere o cosa.
Lui è un timido introverso… cosa posso fare per aiutarlo. Piu’ di consigliarlo di chiamare la maestra se ci sono problemi a scuola, parlarne con me, dirgli di usare le parole per comunicare un qualsiasi disagio invece che la violenza… non so mi dica lei…

Buongiorno Serena,
dalla sua lettera si evince chiaramente lo stupore che ha vissuto per l’evento che è accaduto, ma sappiamo bene che i bambini a scuola e, in generale, tra di loro, non si comportano sempre come fanno in presenza degli adulti e ci possono stupire, sia con comportamenti positivi sia con altri, meno piacevoli.

Lei dice che il bimbo si ribella e si arrabbia se qualcosa gli dà fastidio; detto così sembrerebbe tutto nella norma – noi adulti abbiamo lo stesso comportamento. Ma lei mi sembra molto preoccupata, più di quanto consegue a quanto accaduto. Quel suo dire “oggi mi è caduto il mondo addosso” è significativo di una sua personale reazione molto forte.

Le suggerisco alcune domande che potrebbero aiutarla a comprendere il comportamento del bambino:

– è accaduto qualcosa a scuola? (cambio classe – cambio insegnante)

– il bambino ha mostrato di avere difficoltà di tipo scolastico?

– è accaduto qualcosa a casa? (nascita fratellino/sorellina? trasloco – liti …)

In generale posso dirle che, con un bambino arrabbiato, ci sono alcuni comportamenti che possono aiutare:

1.Ascoltare – stare a sentire le sue motivazioni, cercando di mettersi nei suoi panni
2.Accogliere – dargli la possibilità di esprimersi facendolo sentire al sicuro
3.Restituire – esporre il proprio pensiero su quanto accaduto, restituendo al bambino le sue sensazioni, ripulite dalla spinta emotiva

Cosa si può ancora fare?

Chiedergli di disegnare la rabbia e commentarla insieme
Praticare un’attività sportiva

Se vuole può leggere questo articolo che parla della rabbia e della sua difficile gestione da parte dei bambini: psicomamme.it/mamme-preoccupate-figli-arrabbiati-rimedi

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