Salve, sono mamma di un bellissimo bimbo di due anni e mezzo, nato e sempre vissuto in Italia.
Il papà è spagnolo e, da circa un anno, di punto in bianco, è tornato a vivere nella sua città dove non ha reddito, è disoccupato, non ha casa, vive dalla madre.
In Italia lavorava a tempo indeterminato, ma afferma di essere tornato in Spagna per trovare un lavoro migliore.
Non siamo sposati. Ho avviato le procedure per l’affido del bimbo, l’ho richiesto esclusivo vista la sua non chiarezza e il suo non occuparsi del figlio se non con videochiamate (che il bimbo odia) e piccola quota mensile.
Ho molta ansia per quanto riguarda le modalità di visita: il bimbo non ha mai dormito da lui, lui non l’ha mai fatto addormentare e penso che dovrebbe esserci una gradualità nel portarlo in Spagna. Soprattutto penso dovrebbe avere il diritto di avere me vicino in questi viaggi, vista l’età del bimbo.
In che modo sono solitamente gestite queste situazioni?
Grazie per l’attenzione.
Gentile lettrice,
non esiste un modo “solito” per gestire le situazioni che interessano i minori.
Il Giudice farà un’attenta e concreta valutazione della vostra situazione e deciderà in merito all’affidamento, alle modalità di frequentazione e al mantenimento, avendo come primario obbiettivo il benessere del bambino.
Nel corso del procedimento verranno raccolte tutte le informazioni necessarie a questo fine.
Un caro saluto.