Cara mamma,
il quadro da lei presentato è quello di una bambina oppositiva, arrabbiata, fortemente aggressiva, bisognosa di affetto, che non ha regole, o comunque ne ha poche, e soprattutto una bambina non contenuta da un punto di vista emotivo.
Per quanto concerne le regole, le consiglio di consultare questo il mio articolo https://www.torinobimbi.it/articoli/limportanza-delle-regole-nelleducazione-dei-figli.html.
Nel suo caso specifico, la bambina ha tre anni ed è perfettamente in grado di mangiare da sola e pertanto non va imboccata. Credo che alla scuola materna mangi da sola e come lo fa lì, può farlo anche a casa. Qualora le maestre la imbocchino, ma non credo, dica loro di non farlo più. È vostra figlia che detta ordini e che comanda su di voi (non potete chiacchierare fra voi adulti, monopolizza la televisione …) e non è così che funziona. Non dovete assolutamente colludere con la bambina e dovete essere fermi e risoluti nei vostri no e nell’impartire le regole.
La bambina non va assecondata, anche perché vi sarete accorti, che non serve per “attutire il suo nervosismo”. E non servono nemmeno le maniere forti e le sgridate, perché la bambina, prendendo esempio da voi, griderà e continuerà coi suoi comportamenti prepotenti e aggressivi nei confronti vostri, del gatto e magari anche di altre persone.
Vanno sicuramente approfonditi i risvegli, che avvengono sempre urlando, ma questa non è la sede. Anche il fatto che abbia tanti giochi, non serve, la bambina ha bisogno dell’affetto dei genitori, della loro presenza emotiva, di contenimento, e quando questi aspetti sono carenti, la bambina fatica a stare da sola e conseguentemente “richiede la presenza costante di qualcuno” che le stia vicino, oppure “quando la coccola non finisce più di piangere”.
Quindi, riassumendo, date alla bambina poche e chiare regole, con convinzione, coerenza e condivisione (come scritto nell’articolo). E datele contenimento emotivo (anche la regola è una forma di contenimento), la bambina ha bisogno di essere accolta, compresa, sostenuta, necessita di sperimentare l’accoglienza, senza mi raccomando cedere alle sue richieste. Qualora riscontriate delle difficoltà nel mettere in pratica i miei suggerimenti, vi consiglio di rivolgervi ad uno psicologo.
Saluti dalla psicologa