20 Aprile 2010 L'ESPERTO RISPONDE

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Cesareo a richiesta

Salve,
ho scoperto da poco di essere incinta.
All’inizio ero euforica, ma quando sono andata alla prima visita e ho chiesto al ginecologo se si poteva partorire con taglia cesareo senza indicazioni ma su richiesta della donna, lui mi ha detto che non era possibile.
Poi ho cercato in internet ma non ho trovato nulla a riguardo.
Premetto che io vorrei molto questo bambino, ma la mia paura del parto è ancora più grande del desiderio di maternità.
Vorrei sapere se ci sono ospedali dov’è possibile partorire con il taglio cesareo su richiesta della donna!
Ringrazio anticipamente per la risposta e spero che mi giunga in tempo prima di prendere decisioni!
Daria

Cara Daria,
prima di ogni altra cosa vorrei tranquillizzarla.
Il suo ginecologo le ha detto una cosa vera, ma non assoluta…
E’ vero che il parto cesareo deve essere fatto quando c’è una buona motivazione, ma è anche vero che a, quanto mi dice, non è stato molto attento nell’ascoltare i suoi problemi.
Sono sicurissima, visto anche tutto il tempo che ha davanti a se prima del parto, che riuscirà a trovare delle persone e dei professionisti in grado di aiutarla a far nascere il suo bambino nel modo per lei meno traumatico possibile.
Non credo sia questo il momento di lasciarsi condizionare così tanto dal parto, da dover mettere in discussione la sua gravidanza…
Il taglio cesareo si dovrebbe effettuare per evitare danni alla mamma o al bambino.
E’ doveroso dirle che il taglio cesareo rimane sempre un intervento chirurgico e può essere rischioso sia per la mamma che per il bambino.
A questo si aggiunge che il parto spontaneo per una lunga serie di fattori, facilita l’attaccamento e il legame con il bambino e rende la nascita più semplice e meno traumatica.
Si dovrebbe ricorrere al taglio cesareo solo nel caso in cui i suoi benefici sono maggiori rispetto ai rischi, cioè ogni volta che la prosecuzione del parto o della gravidanza è più rischiosa per la madre o per il bambino di quanto non lo sia praticare un cesareo.
In realtà, con le varie informazioni alla mano dovrebbe essere la madre a decidere.
Ci sono delle situazioni in cui il cesareo è assolutamente indicato: il prolasso del cordone, il distacco della placenta, la placenta previa, il malposizionamento fetale o gravi malattie della mamma.
Ci sono poi altre situazioni in cui l’indicazione al cesareo è relativa, come la stenosi del bacino, presentazioni fetali sfavorevoli, presentazione di natiche, tumori che ostacolano il passaggio del bambino, un blocco della dilatazione, un precedente cesareo, un’infezione da herpes genitale, l’HIV e in ultimo… la tocofobia… se vogliamo darle un nome scientifico, ovvero il terrore del parto.

La paura non dovrebbe essere trattata in prima analisi con l’intervento chirurgico, ma non dovrebbe tanto meno escluderlo a priori.
Io le consiglierei intanto di provare a rilassarsi e a godere questo momento per quello che è: l’inizio della gravidanza è un momento magico, carico di euforie, di piccole ansie e ma anche di aspettative.
Le consiglierei anche di cercare sul suo territorio un’ostetrica o un gruppo di ostetriche, che possano accompagnarla nel suo percorso e aiutarla a comprendere quale sarà la strada giusta per lei. Questo momento potrebbe essere importante per raccogliere quante informazioni possibili sia sul parto naturale, che sul cesareo in modo da poter scegliere in modo più consapevole.
Potrebbe anche essere che sciogliendo tante paure infondate sul parto spontaneo, che non è detto debba essere per forza così doloroso, lei alla fine si senta anche di poter tentare questa strada, accompagnata da persone che conoscono il suo percorso e siano in grado anche di optare all’ultimo momento per un cesareo.
Il momento del parto, d’altra parte, è talmente particolare da sorprendere la stessa donna. E’ solo in quel momento che si scopre veramente quali e quanto grandi sono le sue capacità e le sue forze. E’ sempre un po’ difficile fare delle previsioni, anche per le donne estremamente convinte di partorire spontaneamente.
Le consiglio anche di dedicarsi in questo periodo a delle buone letture, che potrebbero esserle d’aiuto nella sua scelta. Le scriverò di seguito alcuni testi per i quali potrebbe optare.
Essere seguita da un ginecologo più morbido sul tema del parto cesareo forse la metterebbe nella condizione di affrontare il suo percorso più serena e magari anche di poter pensare alla possibilità di un parto spontaneo. Rispetto alla scelta del ginecologo e del luogo del parto, non ho molte informazioni sul territorio di Milano, ma sicuramente una brava ostetrica della sua zona riuscirà ad indirizzarla verso un luogo adatto alle sue esigenze. Non esiti a ricontattarci se ne avesse la necessità.
Le faccio i miei migliori auguri.
Ortu Veronica.

Letture:

Massimo Pietrangeli, Mille e un no al parto cesareo Edizioni Tracce, Pescara 2006.

Ibone Olza–Enrique Lebrero Martinez, Il parto cesareo, solo se indispensabile, sempre con rispetto, Leone Verde 2007.

Frederick Leboyer, Per una nascita senza violenza, Bompiani Como 2003.

Michel Odent, Abbracciamolo subito, Red Como 2006

Indirizzi utili:

Casa di maternità “La via lattea2, Via Morgantini 14, 20148 MILANO, www.casamaternita.it

Associazione nazionale per l’educazione prenatale (ANEP Italia), via Castelfidardo 2, 20121 Milano www.anep.org

Associazione ostetriche F. Merati c/o consultorio “La famiglia”, via Arese 18, Milano

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