Gentile signora,
le nostre leggi non contengono una espressa disciplina in materia di spese straordinarie, né si preoccupano di definire il concetto di spesa ordinaria o di mantenimento.
Conseguentemente, la portata e il contenuto delle spese ordinarie e straordinarie sono frutto di un’elaborazione dottrinale e giurisprudenziale.
Questo significa che non esiste una precisa norma sul punto che può essere richiamata, ma occorre rifarsi all’orientamento prevalente adottato dai Giudici.
Detto questo, in prima battuta bisogna verificare cosa dice la sentenza/omologa di separazione o di divorzio, perché in genere al suo interno è previsto in modo specifico come devono essere ripartite le spese scolastiche tra i genitori.
Se il provvedimento/accordo non avesse preso in specifica considerazione questo punto, il documento al quale può farsi riferimento sono le “Linee Guida” sul mantenimento dei figli del Consiglio Nazionale Forense, approvate nel dicembre 2017 (facilmente reperibili sul web).
Non si tratta di disposizione di legge , come tali vincolanti, ma alle predette linee guida tendono ad un informarsi pressoché tutti gli operatori del diritto e dunque anche i Giudici.
All’interno del predetto documento troverà una lista abbastanza dettagliata delle spese comprese nell’assegno mensile e di quelle che, invece, sono extra assegno e, nell’ambito di queste ultime, viene specificato quali devono necessariamente essere concordate e quali invece non necessitano di previo accordo.
Spero di esserLe stata d’aiuto.