Cara Anita,
ci sembra di capire che l’intervento al quale dovrà sottoporsi il suo bambino sia poco invasivo e poco pericoloso.
Rispetto ai tempi, ai modi e ad eventuali rischi dell’operazione si affidi con fiducia ai medici che vi stanno seguendo, non esitando a chiedere più informazioni possibili. Per quanto riguarda la preparazione del bambino all’intervento, in verità, la cosa migliore è che venga fatta da un genitore o da un adulto di riferimento il più sereno possibile rispetto allo stesso. Non ci sono formule già preconfezionate e atte all’uso, perchè ogni adulto è in grado di trovare le proprie formule, se sufficientemente sicuro di quello che trasmette. I bambini hanno solo bisogno di essere rassicurati, e pertanto, essendo lei ansiosa di natura, in questa circostanza si faccia aiutare o sostiutire, se ritiene sia meglio, dal padre, dai nonni o da una persona secondo lei particolarmente indicata in questa situazione.
In bocca al lupo!
ci sembra di capire che l’intervento al quale dovrà sottoporsi il suo bambino sia poco invasivo e poco pericoloso.
Rispetto ai tempi, ai modi e ad eventuali rischi dell’operazione si affidi con fiducia ai medici che vi stanno seguendo, non esitando a chiedere più informazioni possibili. Per quanto riguarda la preparazione del bambino all’intervento, in verità, la cosa migliore è che venga fatta da un genitore o da un adulto di riferimento il più sereno possibile rispetto allo stesso. Non ci sono formule già preconfezionate e atte all’uso, perchè ogni adulto è in grado di trovare le proprie formule, se sufficientemente sicuro di quello che trasmette. I bambini hanno solo bisogno di essere rassicurati, e pertanto, essendo lei ansiosa di natura, in questa circostanza si faccia aiutare o sostiutire, se ritiene sia meglio, dal padre, dai nonni o da una persona secondo lei particolarmente indicata in questa situazione.
In bocca al lupo!
Lo staff dello Studio di Psicologia Relazionale: (Daniela Ciaramita – Barbara De Meo – Maria Cristina Peyrani)