Gentile Flavia,
sfatiamo due miti in un colpo solo: chi è in grado di comunicare in due lingue diverse può dirsi bilingue seppure il livello di competenza tra le due è differente. Se pensate sia possibile per voi introdurre lingue diverse nella vita di vostro figlio immagino siate in grado di farlo dal punto di vista linguistico, ovvero che abbiate una buona conoscenza delle lingue straniere. Secondo aspetto: la comunicazione con i bambini deve essere sì corretta e fluente, tuttavia non è la stessa competenza richiesta per un dialogo formale tra adulti.
Se volete introdurre nella routine quotidiana un momento per ciascuna lingua è positivo il fatto che ognuno di voi sia dedicato ad una diversa, in modo da rendere più immediata la distinzione. Ricordate sempre che la velocità di apprendimento dipenderà dal tempo di esposizione alla lingua. Cercate di ricavarvi “nicchie” linguistiche ben evidenti e ridondanti, nel senso che le lingue si apprendono per ripetizione continuata dello stesso stimolo linguistico, di conseguenza un’attività, un libro, un film vanno ripetuti, riletti, rivisti tante volte prima che il vocabulary diventi familiare.
In bocca al lupo per il vostro progetto trilingue!
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