13 Giugno 2013 L'ESPERTO RISPONDE

Flavia Cavalero

La dottoressa Flavia Cavalero è psicologa e psicoterapeuta. Cura la parte “psi” del sito www.psicomamme.it, svolge l’attività nel suo studio in via Bruino, 3 a Torino e si occupa di psicoterapia individuale e di gruppo nell'ottica del raggiungimento e del mantenimento del benessere psicologico. Riceve su appuntamento, tel. 333/3628327

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La figlia del mio compagno vuole dormire con lui

Buongiorno, vorrei sottoporvi il problema del mio compagno.

E’ separato da più di 5 anni e ha una figlia di quasi 11. La bambina ogni due settimane passa l’week-end con noi e ogni volta chiede di dormire con il padre. Premetto che non vedo niente di male poiché passano poco tempo insieme. Abbiamo capito che lo fa solo per gelosia nei confronti della donna che suo padre ha accanto (in questo caso io) e che cerca qualsiasi scusa e motivazione per farlo. Vi chiedo gentilmente come si può fare perché penso che sia un grosso problema che va affrontato al più presto più che altro per la crescita psicologica di sua figlia.

Grazie anticipatamente

Gentile signora  premetto che nelle risposte pubblicate in precedenza ne ricordo una in cui trattavo una questione simile, la grande differenza è che in quel caso si trattava di un bambino piccolo, mentre in questo parliamo di una ragazzina di 11 anni. E’ evidente che lo stesso fenomeno riferito ad età diverse genera anche differenti riflessioni.

Condividere il letto genitoriale rappresenta per i bambini la possibilità di affrontare serenamente la notte, per loro buia e misteriosa, ed è una grande consolazione che riduce l’ansia da separazione. Con la crescita del bambino però questa abitudine deve cessare sia per una banale questione di comodità visto che i bambini crescono, sia, e soprattutto, per favorire lo sviluppo dell’autonomia personale.  Nel vostro caso il tempo è abbondantemente scaduto.

Nei casi di separazione uno dei compiti principali di entrambe i genitori è quello di far comprendere ai propri figli che il legame con loro è (e resta) ben saldo ed è fondamentale trasmettere forte e chiaro che non hanno alcuna colpa. Per trasmettere sicurezza è necessario parlare chiaramente con loro e affrontare apertamente le questioni inerenti la separazione. Questa è una regola generale.

Non sono in grado di entrare nello specifico del suo caso perché mi mancano molte informazioni (Avete altri figli? Da quanto tempo convivete? Come sono i rapporti tra il padre e la madre? Ecc ecc ), in generale è verosimile che la ragazzina possa essere gelosa di lei ma potrebbe anche non essere così, ad esempio potrebbe sentirsi estranea in questa nuova dimensione familiare. Le suggerisco di parlare con il suo compagno considerando in primis che non si tratta, come lei dice nell’incipit della lettera, di un “problema del mio compagno”  ma di tutti e tre e che questa richiesta più che un problema va interpretata come un segnale di disagio della ragazzina. Ritengo che sia importante intervenire sulla causa più che sull’effetto.

Saluti

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