17 Gennaio 2017 L'ESPERTO RISPONDE

Lucia Barolo

La dott.ssa Lucia Barolo, Psicologa e Neuropsicologa, svolge valutazione e riabilitazione neuropsicologica per i disturbi cognitivi, sostegno per disagi del bambino e dell’adolescente; attività di parent training; attività di consulenza tecnica di parte legate a separazioni e divorzi, affidi e valutazioni delle capacità genitoriali; interventi di supporto e sostegno alla genitorialità; attività di sostegno psicologico alle coppie con bambini con difficoltà cognitiva e fisica. Riceve su appuntamento presso il suo Studio di Torino e presso lo Studio Emovere, viale Angeli 26/bis – Cuneo cell. 339-3163133 - [email protected]

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Linguaggio in un bambino di 4 anni

Buonasera, Leonardo è un bambino di 4 anni e mezzo. Ha frequentato il nido da quando aveva 6 mesi. Quando ha cominciato a parlare troncava le parole pronunciando solamente la parte finale. Poi con l’inizio della scuola materna ha migliorato il linguaggio e ora pronuncia correttamente anche se i suoni gutturali come gatto o cane li sostituisce con datto o tane.  Poi quando si trova a scuola con altri bambini e non ha il tempo per poter parlare con calma, a volte, si blocca e non riesce a parlare. Questa cosa lo fa arrabbiare. Cosa possiamo fare per aiutarlo a superare questo blocco? È un bambino che gli piace giocare con gli altri, che si impegna nei compiti che gli vengono assegnati.

Buongiorno mamma di Leonardo,

arrabbiarsi quando non si viene compresi è abbastanza comune per i bambini con difficoltà di comunicazione, ma è un buon spunto che ci fa comprendere che suo figlio è comunque interessato ed ha voglia di parlare con i suoi coetanei.

Per aiutarlo a migliorare la sua pronuncia, le consiglio di parlare più lentamente con il bambino scandendo bene le parole, stuzzicando a ripeterle dopo di voi, dategli sempre un supporto positivo al suo tentativo, cercando poi di correggerlo. Potete iniziare con parole bisillabiche semplice: PA-NE, CA-SA, ect.; poi passare a quelle sillabiche articolate PON-TE, GAT-TO, ect. per poi passare alle trisillabiche e via dicendo. Cercate voi come genitori di scandire bene le parole soprattutto per i suoni particolari (sc, gl, sch, ect) e per i suoni simili (t/d, m/n, p/d). Se il problema dovesse persistere vi consigliere di fare una visita inizialmente presso un otorino, allo scopo di verificare che il bambino abbia la corretta percezione dei suoni. Eventualmente escluso questo primo fattore, interpellate una Logopedista che vi possa aiutare a rinforzare le capacità di linguaggio del vostro bambino!

Buon anno!

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