Gentile insegnante,
approfitto della sua domanda per dire che mi stupisce sempre venire a conoscenza del fatto che ci siano ancora scuole sprovviste di uno sportello psicologico, come immagino accada in quella in cui lavora lei. Lo sportello gestito da un professionista psicologo è ormai uno strumento indispensabile nelle scuole, non solo per gli alunni, ma anche per gli insegnanti che si trovano a dover affrontare aspetti che esulano dalla loro preparazione.
La masturbazione infantile è del tutto comune e, come si suol dire, normale. I bambini si conoscono anche esplorando il loro corpo e quando scoprono che toccando alcuni parti è possibile provare piacere lo fanno ancora più spesso. In questo modo non solo provano piacere, ma anche consolazione e rassicurazione. Da queste conoscenze non si può prescindere e devono anche guidare il nostro comportamento rispetto alla loro educazione. Sicuramente non sarebbe corretto sgridarli o punirli per il loro comportamento che imbarazza noi adulti, non certo loro.
Anziché rispondere direttamente alla sua domanda, cosa che non mi sento di fare perchè gli elementi che posso trarre dalla lettera sono pochi, mi vengono in mente alcune domande, che spero possano esserle utili:
- ne ha parlato con i colleghi per capire se il comportamento è replicato anche in altre situazioni?
- ha chiesto alla bambina, in separata sede, come mai ci sono momenti in cui si assenta dal resto della classe e pare estraniarsi?
- come mai nel suo scritto segnala, tra parentesi, che i genitori sono separati da alcuni mesi? Crede ci sia un collegamento?
- nella sua carriera di insegnante non ha mai affrontato situazioni come questa?
Infine le segnalo l’articolo scritto da una collega proprio sul sito di Torinobimbi: https://www.torinobimbi.it/articoli/la-masturbazione-infantile.html
Cordialità