Cara Laura,
prima di ogni altra cosa vorrei tranquillizzarla sui tempi, perché è vero che il termine è vicino, ma ha comunque un mese davanti a se per organizzarsi.
Forse non tutti i mali vengono per nuocere, perché questo intoppo che la ha fatta sentire così fragile e impreparata, le darà modo di riflettere su aspetti che magari prima non aveva preso in considerazione.
Il luogo del parto e la persona da cui si viene aiutati sono tra i fattori che possono avere maggiore influenza sul travaglio e sul parto.
Rispetto al luogo del parto il nostro territorio offre tantissime possibilità, perché abbiamo ospedali in cui il parto è un evento ancora molto medicalizzato, ma anche ospedali in cui gli operatori sono più attenti alla naturalità di questo evento.
Rispetto alla persona da cui venire aiutati devo dirle che in realtà la figura professionale più importante dell’assistenza al parto non è tanto il ginecologo quanto l’ostetrica, che per la sua preparazione ed esperienza è la più indicata ad occuparsi della donna durante la gravidanza, il parto e il puerperio.
Il ginecologo è indispensabile nel caso di gravidanze e parti che procedono in modo non fisiologico. Per alcune donne può essere rassicurante la presenza del ginecologo di fiducia al parto, anche se al di fuori delle cliniche private è difficile avere la certezza della sua presenza quando necessario.
Rispetto al corso preparto la inviterei ad organizzarsi per fare sicuramente qualche cosa prima della nascita della sua bambina, sia nel caso di un parto naturale che di un parto cesareo programmato.
Entrare in una rete di future mamme o di neomamme le sarà inoltre di enorme aiuto subito dopo la nascita della sua piccola. Durante i corsi o gli incontri di preparazione alla nascita si danno informazioni sul travaglio, sul parto, sull’allattamento, sulle prime cure al bambino, che potrebbero rivelarsi indispensabili per lei.
Rispetto all’epidurale, la inviterei a parlarne con calma con un’ostetrica.
Tutte le donne che devono affrontare il primo parto hanno paura del dolore, ma non escludo che dopo una bella chiacchierata lei possa anche scoprire di non avere bisogno di questa opportunità.
Detto ciò, secondo me, visti i tempi, la inviterei a contattare al più presto le ostetriche che lavorano in libera professione sul territorio di Torino per valutare quali servizi le possono offrire per la preparazione al parto e quali informazioni sul luogo del parto.
Temo che visto il breve tempo a disposizione magari lei non riesca a partecipare ad un corso completo di preparazione al parto, ma sicuramente riuscirete ad accordarvi per un percorso individuale, che le sarà indispensabile per sciogliere tutti i dubbi che la hanno assalita.
Alcune ostetriche sono disponibili anche all’accompagnamento in ospedale, se si sceglie di partorire in una struttura in cui questa procedura è ammessa.
Sul portale di Torinobimbi.it nella pagina della gravidanza, troverà i nominativi di alcune ostetriche che lavorano come libere professioniste sul territorio di Torino o delle associazioni presso cui operano.
Per la preparazione all’allattamento al seno vorrei anche segnalarle gli incontri della Leche League, che si tengono regolarmente nella città di Torino e che sono rivolti anche alle future mamme.
Rimango a sua disposizione per ulteriori chiarimenti.
Veronica Ortu