2 Dicembre 2018 L'ESPERTO RISPONDE

Avv. Maria Ferrara

Titolare dello Studio professionale MF Legal Office che offre assistenza e consulenza legale sia in ambito giudiziario che conciliativo, con particolare riferimento al diritto di famiglia. Appassionata del proprio lavoro e “preda” di un guizzo creativo che la porta alla ricerca continua di nuove esperienze. Riceve su appuntamento nel suo studio di Via Baltimora, 90 a Torino tel. 011/197.193.38

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Non voglio far conoscere la nuova partner del padre a mia figlia

Buongiorno!
Vi scrivo per avere un parere in merito alla mia situazione.
Mio marito, dopo 17 anni di convivenza e due di matrimonio, un paio di mesi fa mi ha lasciata per una ventenne che trascorre il suo tempo libero al bar con gli amici a bere, fumare e farsi selfie con bicchiere in mano e sigaretta con gli amici.
Ora pretende di uscire con nostra figlia di 9 anni e la nuova fidanzata in almeno uno due giorni settimanali che abbiamo concordato perché lui trascorre tempo con la figlia.
Posto che non è per niente una relazione stabile e decisamente nuova e non ritengo sia nemmeno salutare per il benessere psicofisico di nostra figlia, ho modo di impormi perché si possano evitare questi contatti?
Vorrei provare a farlo ragionare, ma pare che sia totalmente con la testa tra le nuvole.
Preciso inoltre che ad oggi abbiamo firmato una scrittura privata autoprodotta per definire gli aiuti economici.
Grazie se mi vorrete aiutare a far chiarezza.
Cordiali saluti.

Buongiorno,

anzitutto, il consiglio che posso dare è quello di definire la vostra situazione per mezzo di una separazione legale, in modo che eventuali accordi (sia economici che di gestione della bambina) siano contenuti in un provvedimento giudiziale. Accordi privati non omologati non danno alcuna garanzia concreta.

Quanto alla frequentazione tra la bambina e la nuova compagna, la strada da percorrere potrebbe essere quella di prevedere una gradualità, in modo che il passare del tempo possa anche fare da cartina tornasole rispetto alla stabilità del rapporto.

La strada migliore sarebbe certamente quella di arrivare ad un punto di incontro tra voi genitori. Nel caso non fosse proprio possibile, può sottoporre i suoi dubbi al giudice nell’ambito di una separazione giudiziale e a quel punto sarà il magistrato a prendere una decisione avendo riguardo all’interesse della minore; ma una procedura non consensuale comporta molto più tempo, fatica e denaro ed probabili ripercussioni anche sulla bambina, occorre dunque mettere sul piatto della bilancia molti fattori.

Si rivolga ad un legale che possa seguirla da vicino.

Un caro saluto.

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