16 Febbraio 2019 L'ESPERTO RISPONDE

LABirINTO

Le dottoresse Nota e Garritano psicologhe, e Daniela Meschieri, psicologa e psicoterapeuta, propongono percorsi di gruppo, consulenze, valutazione cognitiva, per promuovere il benessere emotivo-cognitivo dei bimbi e dei loro genitori. Per contattarle [email protected] o 340/87.15.241

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Piange solo quando è con me

Dono diventata mamma da un mese e mezzo.
Fin’ora e stato “tranquillo” tranne quei momenti delle coliche, ma da un po’ di tempo mi rendo conto che quando è con me, non sempre, piange come un disperato!
Quando sta con qualcun’altro, è tranquillo.
Premetto che io sono molto stressata e nervosa, sono agitata e quando lo sento piangere, ancora peggio perché non capisco il motivo…
Cosa mi consigliate di fare?
Grazie!

Gentile mamma,
suo figlio è ancora molto piccolo, non ha altri strumenti per comunicare che non sia il pianto, ma questo non fa delle sue lacrime una comunicazione semplificata.

La sua è ricerca innanzitutto di sicurezza, visto che si trova a vivere in un mondo che non conosce affatto: cosa sono l’attesa, le coliche o la fame? Perché esistono? E cosa posso farci io che sono così piccolo?

Il rapporto che avete da quando è nato è talmente stretto e fisico che è attraverso altri canali che passano le cose che vorreste dirvi, uno è il pianto, un altro è la colica, un terzo è la sua agitazione.

Immaginiamo la rivoluzione che ha portato nella sua vita questa nascita, dirsi “stressata” è anche poco, e il suo bambino sta provando a darle una mano.

Vorrebbe dirle magari “mamma, se sei stanca, lascia che possa stare con qualcun altro, così ricarichi le tue energie e posso tornare da te senza che io ti agiti troppo. Lo so che è difficile non innervosirsi, ma forse se chiediamo aiuto insieme, possiamo stare meglio.”

Gentile signora, prenda fiato, se è agitata, non si forzi a stare con il bambino, cerchi di creare uno spazio per pensare: in che senso peggiora la situazione quando lo sente piangere? Quali sono i pensieri che le vengono in mente? Che motivi vorrebbe capire?

Freud diceva che quello del genitore è un mestiere impossibile, lei ha avuto il coraggio di lanciarsi in quest’avventura, suo figlio prova a darle una mano come può.

Le facciamo tutti i nostri auguri.

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