Cara mamma,
la responsabilità dei comportamenti aggressivi dei nostri figli solitamente ricade sui genitori, soprattutto se sono piccoli come la sua. È vero che possono intervenire altre variabili come i mass media, le relazioni e gli stimoli sociali, l’ereditarietà, i fattori biologici e psichici, ma le ricerche scientifiche parlano chiaro: la causa dell’insorgenza di problematiche comportamentali aggressive risiede soprattutto nello stile genitoriale negativo; il temperamento del bambino e l’ambiente sociale hanno una valenza minima.
Se il genitore rivolge emozioni negative al proprio figlio, si crea un circolo vizioso per cui il bambino a sua volta manifesta rabbia e nervosismo, che a loro volta stimolano ostilità da parte del genitore stesso. Il genitore che reagisce con altrettanta rabbia e aggressività alla rabbia dei propri figli, avrà possibilità marcatamente maggiori di avere un figlio aggressivo, rispetto ai genitori che utilizzano uno stile genitoriale positivo. Anche l’aggressività verbale è associata allo sviluppo di comportamenti aggressivi nei bambini, a problematiche relazionali dall’età prescolare all’adolescenza e a comportamenti e condotte delinquenziali (Vissing e coll., 1991).
Quindi, escluse eventuali causa mediche, potete intervenire mettendo in pratica queste strategie: l’esempio di voi genitori è importantissimo: se agite con un comportamento aggressivo, la bambina apprende a sua volta questo tipo di comportamento (se lo fate, non litigate davanti alla bambina, non rispondete con rabbia ai suoi comportamenti aggressivi …); quando manifesta atteggiamenti di tipo aggressivo, la bambina va contenuta e calmata; e va lodata nel momento in cui smette il comportamento-problema per rafforzare il comportamento positivo; quando vi “alza le mani” bisogna dirle in modo chiaro “se picchi la mamma, la mamma si fa male”, e che quando è arrabbiata può tirare pugni ad un cuscino o battere forte i piedi a terra. Fateglielo vedere e fatelo con lei.
Qualora i comportamenti aggressivi di vostra figlia non dovessero ridursi in quanto a forza e frequenza, nonostante i miei suggerimenti, vi consiglio di rivolgervi ad uno psicologo affinché possano sostenervi nella gestione del problema.
Saluti dalla psicologa