Gentile lettrice,
prescindendo da ogni considerazione di ordine morale o etico sul caso che mi rappresenta, la sua domanda risulta comunque poco chiara sotto diversi profili.
Ad esempio quando Lei parla di una eventuale “causa per adulterio” dice una cosa non corretta, probabilmente frutto di una incomprensione con il professionista a cui il suo compagno ha chiesto consiglio.
Dunque, quello che posso fare in questo contesto è cogliere l’occasione per fornire a Lei e in generale ai lettori della rubrica, qualche informazione di carattere generale sulle conseguenze dell’adulterio nei procedimenti di separazione e divorzio, invitandoLa a rivolgersi nuovamente ad un professionista per approfondire il suo caso specifico, nel quale io non posso entrare.
L’art. 143 del cod. civ. dice che dal matrimonio deriva l’obbligo reciproco alla fedeltà. Quest’ultima, assieme all’assistenza (morale e materiale), alla collaborazione ed alla coabitazione, rappresenta dunque un specifico dovere coniugale.
Detto questo, in caso di infedeltà, l’unica conseguenza legale che ne potrebbe derivare (il condizionale è d’obbligo per le ragioni che spiegherò tra poco) è che la separazione venga addebitata al coniuge che ha “tradito”.
Cosa comporta l’addebito? Effetti dell’addebito sono la perdita del diritto al mantenimento e la perdita dei diritti successori con riferimento al patrimonio del coniuge, in qualche raro caso il coniuge tradito potrà ottenere un risarcimento del danno (ma devono sussistere una serie di altri presupposti).
Ho parlato di eventualità dell’addebito, perchè secondo la corrente giurisprudenza quest’ultimo non scatta in modo automatico per il solo fatto del tradimento, occorre che l’infedeltà sia stata la causa della fine del matrimonio.
Se il coniuge che ha tradito riesce a provare che l’infedeltà è intervenuta quando la coppia era già in crisi o che, comunque, il rapporto si stava sgretolando per ragioni diverse e a prescindere dal tradimento, non subirà alcuna conseguenza.
Ora, se il tradimento è avvenuto quando la separazione era già in corso, viene da pensare che non possa essere stata l’infedeltà a causare la crisi coniugale la quale, essendo intervenuta prima, sarà presumibilmente da attribuirsi a fatti diversi.