Cara mamma,
capiamo la sua preoccupazione per il suo piccolo, non è facile per una mamma stare di fronte al proprio bimbo che non mangia e non capirne il perché, e capiamo che la difficoltà aumenti soprattutto di fronte ad episodi di calo ponderale.
Se, come ci dice, sono stati fatti degli esami, ed escluse cause mediche, è necessario spostare l’attenzione sui vari significati del cibo. Il cibo è molto importante per ciascuno di noi, è nutrimento essenziale ma non solo; il cibo è piacere, scoperta, condivisione.
Il cibo racchiude tanti significati diversi, come la cura, la cultura, le tradizioni, i gusti personali, l’emotività, l’accoglienza, l’amore.
Per questo è importante pensare al momento del pasto non solo come momento per calmare una pancia affamata ma come momento privilegiato di gioco, di esplorazione, di coccole, di contatto e conoscenza del mondo intero; cioè un’occasione per intensificare il legame con il proprio bimbo e permettergli un’esplorazione del mondo e di se stesso.
Alla luce di queste considerazioni le suggeriamo di ripensare al momento del pasto con il suo piccolo, ponendosi inizialmente l’obiettivo di trascorrere un momento con lui in cui giocate con il cibo, in cui imboccate per esempio un pupazzo oppure manipolate il cibo (ad esempio potreste creare insieme delle piccole polpettine, o esplorare con i diversi sensi i vari ingredienti). Provi a farlo diventare un momento piacevole, sia per lei che per il suo bimbo, un momento il più possibile scevro da ansie e preoccupazioni per il peso e la quantità di cibo introdotta.
Una volta riconquistato il piacere di stare a tavola, sia per lei che per il proprio piccolo, diverrà più facile mangiare via via sempre di più ed in modo sano ed equilibrato.
L’argomento alimentazione è molto importante e meritevole di un approfondimento proprio perché chiama in causa il legame mamma – bimbo; perciò le suggeriamo di rivolgersi ad un servizio psicologico territoriale che potrà aiutarla più da vicino.
Cordiali Saluti