Salve, sono la mamma di una bambina nata nel 2013 di nome Diana. E’ allegra e vivace, volitiva e intelligente. Io e mio marito abbiamo utilizzato un approccio educativo basato sulla calma e la dolcezza, cercando di non urlare o perdere la pazienza ai suoi capricci e parlandole molto.
Ultimamente però ci sembra che abbia preso il sopravvento su di noi poiché’ quando deve fare Se e siccome non ottiene ciò che vuole continua ad urlare anche per 10 minuti, chiedendo alla fine di essere presa in braccio. Questi episodi si ripetono varie volte nell’arco della giornata e non capisco come posso scoraggiarli visto che li fa comunque anche se non gliela do vinta. Quando sta con in nonni sia materni che paterni (abbiamo con tutti un buon rapporto e ci sta volentieri) viene accontentata molto di più. Va al nido tre mattine a settimana e trascorre tre pomeriggi con i nonni, il resto del tempo sta con me (lavoro part time) e con mio marito. Ci piace andare alle giostre, fare tanti giochi anche all’aperto ma anche dipingere, colorare, impastare, fare bagnetti rilassanti e ballare. Sa contare fino a 10 ed è molto ricettiva. Però non riesco a farmi rispettare, se la sgrido sorride o urla beatamente senza piangere a mo’ di sfida. Dietro le mie parole si cela una forte ansia che forse non si percepisce perché’ ogni giornata è così stressante che mi si contorce lo stomaco. Grazie dell’aiuto e di aver creato questo spazio molto importante per noi.
Saluti, Serena
Cara mamma Serena,
è necessario approfondire gli aspetti inerenti il vostro stile educativo e le dinamiche familiari per comprenderli bene, al fine di offrire una consulenza puntuale. Visto il vostro stile educativo (che ripeto va approfondito), non è chiaro perché la vostra bimba si butti a terra e urli anche per 10 minuti. Alla fine le chiede di prenderla in braccio: in questo la assecondi, anzi farebbe meglio ad anticiparla, prendendola in braccio con amore e contenendola. Il comportamento della bambina potrebbe dipendere anche da rabbia nei vostri confronti, di conseguenza quando la prende in braccio, deve introiettare la rabbia della piccola, accoglierla dentro di sé e restituirgliela bonificata. E’ una questione empatica, un passaggio di emozioni e affetti tra lei e la piccola, in cui lei prende dentro di sé le emozioni negative e le restituisce cariche di significato positivo a sua figlia.
Il fatto che si senta fortemente ansiosa per la situazione che vive quotidianamente, non fa bene a lei, non fa bene alla bambina e in generale alle dinamiche familiari.
Vi consiglio di chiedere una consulenza ad una psicologa, proprio per specificare bene gli aspetti che non è possibile approfondire in questa sede. Potrebbe essere sufficiente anche una consulenza online.
Saluti dalla psicologa
