12 Aprile 2012 L'ESPERTO RISPONDE

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Siamo fratelli e vogliamo solo la tetta!!

Gentilissima Dott.ssa Fucarino,

sono mamma di P. quasi 4 anni e E. un anno appena acompiuto.
Entrambi hanno avuto problemi a passare dal seno all cibo. Il più grande ha iniziato a mangiare a 2 anni (prima non voleva nepure assagiare nulla dalla cioccolata al gelato, nulla lo incuriosiva!!) la piccola assaggia ogni tanto qualcosina, ma basta dire che ad un anno pesa 7 kg!! Seguiamo l’alimentazione antroposofica a casa e anche l’educazione, ma una soluzione al nostro caso nessuno ha saputo trovarla.
Grazie!

Cara mamma,

sappiamo che nell’alimentazione antroposofica sono incluse, oltre alle sostanze alimentari e ai principi attivi degli alimenti, anche le forze di crescita e di maturazione dell’alimento che sono vere e proprie forze formatrici e vitali. Gli alimenti  che si prediligono sono i cereali, accompagnati da frutta e verdura di stagione consumati crudi e cotti, uova, latticini, poco pesce e poca carne ( preferibilmente “bianca”).

Il punto di forza di questo stile alimentare è la cura di creare una consapevolezza del momento del pasto:

  • preparare gli alimenti con dedizione oltre che attenzione;
  • predisporre un’atmosfera confortevole a tavola;
  • i tempi sono regolari, si cerca cioè di rispettare degli orari che corrispondono alle necessità del bioritmo personale;
  • assumere i cibi con calma e convivialità.

Devo riconoscere che per una mamma è un impegno piuttosto impegnativo da portare avanti nel quotidiano e che vi sono dei periodi e delle giornate in cui questa competenza del “nutrire” risulta molto faticosa. Riconoscere a se stesse la possibilità del compromesso e del piatto unico ci consente di alleggerire quella sensazione di fatica per ritornare più velocemente alla creatività culinaria necessaria per incuriosire il palato dei nostri figli e dei mariti…

Per fare un esempio pratico: il cous-cous con le verdure o il tortino di amaranto può essere sostituito con una minestrina e delle carote crude presentate a tavola tagliate in quattro che i bimbi potranno intingere nel tahin e poi nella coppa dei semi di sesamo+ zucca+girasole.

Dobbiamo ricordare che i bambini apprendono l’alimentazione in modo “diretto”…hanno in altre parole bisogno di toccarlo oltre che di gustarlo. Spesso è sufficiente coinvolgerli nella preparazione delle polpette di riso e tofu e costine tritate per vedere maggiore interesse a mangiarne.

Vorrei ancora aggiungere che molto spesso i cereali in chicco sono rifiutati dai bimbi perché richiedono una buona masticazione per essere ingeriti e, come percezione tattile nella bocca e nel transito dell’esofago, sono diametralmente opposti a quelle che suscita il latte.

Pertanto il mio suggerimento è quello di proporre in ogni pasto un alimento che non deve essere masticato (la mela grattugiata ad esempio) ed uno più “impegnativo ( la fetta biscottata o il biscotto).

Se lo desideri, per approfondire, puoi contattarmi privatamente.

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