Cara mamma,
sappiamo che nell’alimentazione antroposofica sono incluse, oltre alle sostanze alimentari e ai principi attivi degli alimenti, anche le forze di crescita e di maturazione dell’alimento che sono vere e proprie forze formatrici e vitali. Gli alimenti che si prediligono sono i cereali, accompagnati da frutta e verdura di stagione consumati crudi e cotti, uova, latticini, poco pesce e poca carne ( preferibilmente “bianca”).
Il punto di forza di questo stile alimentare è la cura di creare una consapevolezza del momento del pasto:
- preparare gli alimenti con dedizione oltre che attenzione;
- predisporre un’atmosfera confortevole a tavola;
- i tempi sono regolari, si cerca cioè di rispettare degli orari che corrispondono alle necessità del bioritmo personale;
- assumere i cibi con calma e convivialità.
Devo riconoscere che per una mamma è un impegno piuttosto impegnativo da portare avanti nel quotidiano e che vi sono dei periodi e delle giornate in cui questa competenza del “nutrire” risulta molto faticosa. Riconoscere a se stesse la possibilità del compromesso e del piatto unico ci consente di alleggerire quella sensazione di fatica per ritornare più velocemente alla creatività culinaria necessaria per incuriosire il palato dei nostri figli e dei mariti…
Per fare un esempio pratico: il cous-cous con le verdure o il tortino di amaranto può essere sostituito con una minestrina e delle carote crude presentate a tavola tagliate in quattro che i bimbi potranno intingere nel tahin e poi nella coppa dei semi di sesamo+ zucca+girasole.
Dobbiamo ricordare che i bambini apprendono l’alimentazione in modo “diretto”…hanno in altre parole bisogno di toccarlo oltre che di gustarlo. Spesso è sufficiente coinvolgerli nella preparazione delle polpette di riso e tofu e costine tritate per vedere maggiore interesse a mangiarne.
Vorrei ancora aggiungere che molto spesso i cereali in chicco sono rifiutati dai bimbi perché richiedono una buona masticazione per essere ingeriti e, come percezione tattile nella bocca e nel transito dell’esofago, sono diametralmente opposti a quelle che suscita il latte.
Pertanto il mio suggerimento è quello di proporre in ogni pasto un alimento che non deve essere masticato (la mela grattugiata ad esempio) ed uno più “impegnativo ( la fetta biscottata o il biscotto).
Se lo desideri, per approfondire, puoi contattarmi privatamente.